Dopo l'uscita delle prime foto di Scarlett Johansson protagonista di Ghost in the Shell, adattamento del manga di Masamune Shirow diretto da Rupert Sanders, una serie di critiche sono piovute sulla produzione accusata di whitewashing, ovvero la pratica in uso nell'industria cinematografica americana di affidare ad attori bianchi ruoli di personaggi di altre etnie.
L'attrice Ming-Na Wen (Agents of S.H.I.E.L.D.) ha scritto su Twitter: "Nulla contro Scarlett Johansson di cui sono una fan, ma assolutamente contraria a questo whitewashing di un personaggio asiatico". Su Twitter la protesta ha coinvolto molti fan che hanno proposto per il ruolo di protagonista attrici di origini asiatiche come Rinko Kikuchi (Pacific Rim) e Jamie Chung (C'era una volta).
Il sito Screen Crush ha accusato Paramount e DreamWorks di aver sperimentato delle tecniche grazie alle quali Scarlett Johansson e gli altri attori bianchi sarebbero stati ritoccati in fase di post produzione in modo da assumere sembianze più asiatiche. La Paramount ha ammesso che sono stati effettuati dei test, ma sono stati scartati e che tali test "non hanno coinvolto e non coinvolgeranno in futuro la Johansson".
Il film tratto da un manga giapponese che ha dato vita a numerosi adattamenti, tra cui due lungometraggi, una serie tv e un franchise di videogame, uscirà in America il 31 marzo del prossimo anno.
I fan di Scarlett Johansson potranno vederla a breve in Captain America: Civil War, in uscita il prossimo 4 maggio.