I 4 miliardi di dollari investiti da Disney per l'acquisto di Lucasfilm stanno cominciando a fruttare. Gli incassi strepitosi segnati da Star Wars: Il risveglio della forza sono solo l'inizio di un lungo rilancio del franchise che prevede una nuova trilogia e una serie di spinoff incentrati su eventi e personaggi chiave.
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Finora i giudizi di George Lucas sul nuovo capitolo diretto da J.J. Abrams sono stati piuttosto sfumati. Adesso, però, l'ex guru di Star Wars ha sentito il bisogno di esprimere il suo disappunto sulla qualità della pellicola con dichiarazioni piuttosto dure e lo ha fatto nel corso di una lunga intervista con Charlie Rose.
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"Hanno guardato alle mie storie e hanno pensato 'Vogliamo fare qualcosa per i fan'. Hanno deciso che non volevano usare le mie storie, volevano fare qualcosa di diverso. Non erano entusiasti che io fossi coinvolto, e se fossi stato lì avrei causato problemi perché loro non volevano fare ciò che io avevo pensato per loro e io non ho più alcun controllo. Perciò mi sono detto 'Okay, loro faranno ciò che vogliono e io li lascerò fare'. Volevano fare un film retrò. Non mi piace quest'idea. Io mi impegno a fare in modo che ogni mio film sia diverso dagli altri, pianeti diversi, navi spaziali diverse, voglio rendere le cose nuove" ha spiegato un amareggiato Lucas definendo le sue pellicole "figli".
"Ho venduto le mie creature agli schiavisti bianchi" ha aggiunto il regista, consapevole del funzionamento del sistema hollywoodiano. "L'unico modo per fare soldi e non prendersi dei rischi. Fare solo cose già apprezzate. Ma ricordatevi che Star Wars è nato dal nulla. American Graffiti è nato dal nulla. Non c'era niente come quello prima. Ora se proponi qualcosa che non sia un sequel o una serie tv o non somigli neppure a qualcosa di esistente, non te lo faranno fare!"
Ora che George Lucas non ha più il controllo creativo sull'universo di Star Wars, cosa progetta per il proprio futuro? "Mi piacerebbe tornare a fare piccoli film indipendenti. Come American Graffiti, dove posso avere il controllo e cambiare radicalmente il modo di raccontare una storia. Ho prodotto pochi film di questo tipo, ma non erano esattamente come avrei voluto io. Sono affascinato dalla natura del medium, dall'essenza del cinema, dalle immagini senza parole. E' qualcosa di esoterico, di sperimentale. Vorrei realizzare qualcosa di emotivamente potente allontanandomi da ciò che ho fatto finora."
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