John Travolta fu uno dei tanti attori considerati per il ruolo del protagonista in Forrest Gump, e successivamente rimpianse di aver rifiutato la parte. Il divo americano fu infatti la prima scelta dei produttori per il ruolo di Forrest, poi andato a Tom Hanks. Altri attori considerati per la parte erano Bill Murray e Chevy Chase, e Sean Penn sostiene di essere stato la seconda scelta.
Tutti attori molto diversi da colui che Winston Groom, autore del romanzo originale, considerava l'interprete perfetto per Forrest: John Goodman, che nell'anno dell'uscita del film interpretò invece Fred Flintstone nell'adattamento live-action della celebre serie animata. Il regista Robert Zemeckis prese in considerazione anche Bill Paxton, il quale fu però penalizzato in quanto non sufficientemente famoso, avendo all'attivo principalmente ruoli secondari, in particolare nei film di James Cameron.
Nel medesimo anno in cui è uscito Forrest Gump, John Travolta ha fatto parte del cast del suo grande rivale agli Oscar, ossia Pulp Fiction. L'attore, la cui carriera era in declino da alcuni anni, si rinvigorì proprio grazie al secondo film di Quentin Tarantino, che gli valse anche la sua seconda nomination come miglior protagonista agli Academy Awards (la prima fu per La febbre del sabato sera, quasi due decenni prima).
Forrest Gump: il finale del film nasconde un problema?
Il suo ruolo più acclamato negli ultimi tempi è stato quello di Robert Shapiro nella prima stagione di American Crime Story, basata sul processo per omicidio nei confronti di O.J. Simpson (Travolta è stato candidato all'Emmy come miglior non protagonista in una miniserie, ed è stato battuto da un altro interprete dello stesso progetto, Sterling K. Brown). Lo scorso anno ha recitato in The Fanatic, film su un uomo disturbato che ha una fissazione morbosa per un attore famoso, ed è anche stato protagonista di uno degli Incontri Ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, parlando della propria carriera fino a quel punto.