La famosa scena della corsa nel film Forrest Gump si basa su una storia vera, risalente al 1982, dodici anni prima dell'uscita del film (la sequenza fu ideata appositamente per la versione cinematografica, e non appare nel romanzo di Winston Groom, dato alle stampe nel 1986).
Protagonista della vicenda - di cui abbiamo accennato anche nella nostra spiegazione del finale di Forrest Gump - fu un certo Louis Michael Figueroa, all'epoca sedicenne, che per beneficenza - per l'esattezza per la American Cancer Society - corse dal New Jersey fino a San Francisco, ispirando anche la celebre battuta pronunciata da Forrest quando spiega come si comporta durante la corsa: "Metto un piede davanti all'altro, tutto qui. Quando sono stanco, dormo. Quando ho fame, mangio. Quando devo andare in bagno, vado." Un altro aspetto curioso è che in molte sequenze in cui corre, Tom Hanks ebbe come controfigura il proprio fratello minore, Jim Hanks, noto anche per essere il suo sosia vocale nei panni di Woody in vari progetti legati al franchise di Toy Story, in particolare i videogiochi basati sui film.
La scena della corsa è uno dei momenti più iconici di Forrest Gump, film che a quasi trent'anni dall'uscita rimane amato dai più. Tra i pochi detrattori c'è proprio Winston Groom, autore del romanzo, che oltre a non apprezzare alcune delle modifiche, tra cui la personalità di Forrest (Groom aveva pensato a John Goodman per la parte), dovette fare causa alla Paramount. Il motivo? Gli era stata promessa per contratto una percentuale dei guadagni, e nonostante il successo del film al box office - quasi 700 milioni di dollari a livello globale - la dichiarazione ufficiale fu che non aveva recuperato le spese.
La disputa fu risolta un anno dopo l'uscita con un nuovo accordo tra l'autore e lo studio, con l'acquisto dei diritti di un sequel, nel quale Forrest assomiglia di più alla versione interpretata da Tom Hanks, e il film stesso ha avuto un impatto sulla sua vita. L'eventuale adattamento cinematografico è in standby dal 2007.