Florence Pugh è stata intervistata dal Times e ha ribadito, una volta per tutte, la difficoltà di essere una donna professionista a Hollywood. L'attrice ha spiegato in che modo vengono trattate le donne e il motivo per cui è sempre andata controcorrente.
Da tempo ormai una delle star più apprezzate e richieste nell'industria cinematografica, Florence Pugh ha inanellato una serie di successi negli ultimi anni tra cui Dune - Parte Due, Piccole Donne e We Live in Time.
Il comportamento nei confronti delle donne
"Non sono cattiva, spero che la gente mi consideri gentile" esordisce Pugh "Ma ci sono limiti sottilissimi entro cui le donne devono stare, altrimenti vengono definite dive, esigenti, problematiche. E io non voglio adattarmi agli stereotipi creati dagli altri".
Florence Pugh ritiene che sia davvero estenuante per una giovane donna essere sola nell'industria di Hollywood così come in altre ma è stata sempre incoraggiata a far sentire la propria voce. I canoni di bellezza impossibili hanno creato parecchi danni ma Pugh è felice di non aver mai ceduto:"Sono orgogliosa di aver difeso me stessa e di apparire come appaio".
Le sciocchezze della gente e il cambiamento di prospettiva
La star di We Live in Time ha citato anche il modo in cui veniva descritta Keira Knightley e tutte quelle donne fatte a pezzi nonostante avessero molto talento e fossero bellissime:"Non mi è mai importato di rispettare le regole, ho amato sfidare idee che non mi piacciono".
L'obiettivo della sua carriera, sostiene Florence Pugh, è quello di sfidare il modo in cui le donne vengono percepite, cercando di creare uno spazio per una versione di persona che non fosse come tutto quello che le donne sono state in passato.