Giulia Rodano, Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport - Regione Lazio e Leandro Pesci, Presidente Anec Lazio hanno presentato alla stampa Prime Visioni, un progetto ideato e promosso dall' Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio con il cofinanziamento del Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Comune di Roma, diretto a creare nel territorio regionale visibilità alla recente produzione cinematografica che non riesce a raggiungere le sale cinematografiche ed incontrare il suo pubblico. L'iniziativa, nella sua prima fase, avrà inizio il 13 novembre e si concluderà il 24 dicembre.
La logica di filiera che vede strettamente connessi produzione, distribuzione ed esercizio, molto spesso non lascia spazio a prodotti indipendenti, che invece ottengono riconoscimenti nei festival, hanno caratteristiche di mercato e potrebbero incontrare una domanda che è crescente, soprattutto tra le giovani generazioni, anche nella dimensione tradizionale della sala.
Proprio per questo, accanto a scelte produttive indipendenti che caratterizzano molti piccoli film italiani di nuova generazione, sono nate negli ultimi anni iniziative ed associazioni che hanno inventato nuove forme di distribuzione diretta, condivisa, dal basso. Sono arrivati così nelle sale film come Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti o L'estate di mio fratello di Pietro Reggiani che altrimenti non avrebbero mai raggiunto il grande schermo.
Prime Visioni vuole mettere in rete queste esperienze, creare e sviluppare un circuito di visibilità per il cinema "invisibile", dedicare iniziative e risorse qualificate per la promozione e la diffusione di questo circuito fin dall'avvio del progetto in questo scorcio del 2008 perché possa svilupparsi, sia come proposte di qualità che come numero di sale coinvolte, già nei primi mesi del 2009.
"La Regione Lazio" ha detto l'Assessore Rodano "ha voluto fortemente questa iniziativa perché esiste un cinema di qualità, anche e soprattutto all'interno della produzione italiana, che non riesce ad arrivare nelle sale cinematografiche. Le dinamiche della distribuzione premiano infatti logiche di mercato che non sempre comportano una effettiva qualità del prodotto che viene proiettato in sala, o comunque non garantiscono a tutti i concorrenti, anche per assenza di investimento pubblico, parità di condizioni di partenza. Abbiamo chiesto ad una commissione di esperti del settore e di scrittori di selezionare tre opere inedite e quindi, grazie anche alla collaborazione delle altre istituzioni, di sostenerne la fruizione in sala. Mi auguro che il lancio di questi tre film indipendenti, che spero siano visti dal maggior numero di persone possibile, non sia il punto d'arrivo del nostro progetto, ma un punto di partenza da cui creare una larga piattaforma che dia spazio a tutto il cinema sinora invisibile'".
Un Comitato di valutazione, composto da cineasti, critici, scrittori, giornalisti, operatori culturali del settore come Americo Sbardella, Marco Lodoli, Antonio Greco, Roberto Nanni e Paolo di Reda ha selezionato per l'esordio di Prime Visioni tre opere di qualità, di recente produzione mai uscite in sala:
La rieducazione di D. Alfonsi, A. Fusto, D. Guerrini, D. Molagnino (2006). Realizzato con soli cinquecento euro da un collettivo di Tivoli, Amanda Flor, e con un cast composto interamente da non professionisti, La rieducazione è il primo episodio di un ideale "ciclo dei finti" e si impone per realismo, freschezza e profondità.
Storie d'armi e piccoli eroi di I.Sandri e G.M.Gaudino (documentario) (2008), che racconta la crescita di un ragazzino afgano che nel 2003 aveva circa dieci anni, e quella della sua famiglia, della città dove vive tuttora, Kabul, e della scuola che frequenta È anche la Storia parallela di. Mr. Walì, l'assistente sociale che ha I'incarico di trovare bambine e bambini che possano frequentare la scuola Aschiana, dove si insegna a leggere e a scrivere - ma anche l'arte di un mestiere - ai bambini che lavorano per le strade e che sono orfani, ma che allo stesso tempo sono dei capofamiglia che devono provvedere al mantenimento dei familiari che li hanno raccolti.
Ossidiana di Silvana Maja (2007) La vera storia di Maria Palligiano, giovane pittrice napoletana, protagonista della sperimentazione artistica degli anni sessanta. Maria non esita a vivere la propria vita aderendo agli ideali di ricerca e di amore, che sono per lei il contenuto stesso dell'arte. Dopo il matrimonio con Emilio Notte, uno dei protagonisti delle avanguardie artistiche e direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, Maria cerca di conciliare i ruoli di moglie, madre ed artista in un'alchimia volta a realizzare quello che dentro di sé anela a ad esprimere. Tuttavia, schiacciata dal pregiudizio, più volte è costretta a subire torture psichiatriche che hanno l'intento di una normalizzazione per lei inaccettabile.
Il circuito è composto per ora da cinque sale di Roma e del territorio che garantiranno a ciascun film 28 giorni di programmazione articolati su più sale.
Filmstudio - Via degli Orti d'Alibert 1/c - Roma
Cinema Aquila - Via Aquila 66/74 - Roma
Cinema Palma - Via Giuseppe Garibaldi 101 Trevignano - Roma
Multicinema Planet - Via Roma snc Guidonia - Roma
Cinema Olympia - Via Cantorrivo 3 Acquapendente - Viterbo