Quando Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan approdò nelle sale italiane, la nostra censura applicò delle misure piuttosto severe, riservando la visione ai maggiori di 14 anni, per via della presenza di contenuti volgari e provocatori all'interno della pellicola.
Tanto diverso non è stato per il mercato home video, tant'è che alcune testate hanno rifiutato di lanciare una campagna per pubblicizzare l'uscita in DVD del film; ciò non ha però scoraggiato la casa di distribuzione 20th Century Fox e il suo direttore marketing Alessandro Caccamo, inorgoglito e fiero del fatto che che questo prodotto abbia creato dibattiti e sia risultato politicamente scorretto.