I metodi di Stanley Kubrick sul set di Eyes Wide Shut non furono sempre piacevoli per Tom Cruise e Nicole Kidman. In particolare, il regista decise di dirigere separatamente i due divi, all'epoca marito e moglie, e di vietare che si scambiassero pareri e appunti su come fosse lavorare con il grande cineasta.
Inoltre a Cruise non fu consentito vedere i giornalieri, il che rendeva difficile per lui calibrare la propria performance perché non sapeva mai quale ciak fosse quello scelto da Kubrick su svariate decine per ogni scena. E poi ci fu la questione della cupa sequenza onirica in cui Alice (Kidman) amoreggia con un altro uomo: sullo schermo dura circa un minuto, ma fu il frutto di sei giorni di riprese, con l'assoluto divieto di raccontare a Cruise cosa fosse accaduto sul set. L'attore ha successivamente dichiarato che, pur avendo apprezzato l'esperienza in generale, non si è particolarmente divertito a interpretare Bill Harford, per via dei metodi poco ortodossi di Kubrick con gli attori.
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L'esperienza di Eyes wide shut fu abbastanza surreale per tutti i partecipanti, principalmente a causa della durata molto lunga delle riprese: Tom Cruise e Nicole Kidman, che avevano firmato contratti aperti promettendo di non accettare altri incarichi fino al completamento del progetto, rimasero sul set per più di un anno, e attori inizialmente scritturati per poche settimane lavorarono per almeno due mesi. Harvey Keitel, scelto per la parte di Victor Ziegler, dovette abbandonare il set a causa di una sovrapposizione di impegni, e fu sostituito da Sydney Pollack.
A questo va aggiunta una post-produzione travagliata, poiché Stanley Kubrick morì appena sei giorni dopo aver mostrato il film ai due protagonisti e alla Warner Bros., e all'epoca mancavano ancora alcuni mesi per completare il tutto. Particolarmente controversa fu la scelta, per esigenze contrattuali legate alla censura americana, di aggiungere comparse digitali nella scena dell'orgia, al fine di coprire gli atti sessuali più espliciti e non ottenere il visto NC-17, che avrebbe limitato il numero di cinema disposti a proiettare il film.