Il mondo del cinema ha ricordato commosso in queste ore il regista Ettore Scola, morto nella giornata di ieri a 84 anni. Tanti gli attori e registi che hanno voluto condividere con affetto le proprie emozioni, ecco alcune delle loro dichiarazioni.
Sergio Castellitto, che aveva recitato per lui in La famiglia, ha raccontato: "L'avevo sentito a Natale, era venuto a vedere il mio ultimo film e si prodigava in consigli. Era come un padre. Era veramente l'ultimo di quel mondo, di quella generazione". Grande quindi il dispiacere nel venire informato della notizia: "Un dolore enorme, è stato il mio maestro, forse la figura più importante della mia vita al cinema".
Renzo Arbore, ospite della trasmissione Ballarò, ha sottolineato: "Abbiamo perso un grande maestro. La mia generazione, che è quella successiva alla sua, ha avuto la fortuna di avere grandi maestri come lui, come Fellini, come Antonioni o Zavattini. Era una generazione straordinaria che io devo ringraziare. Conoscevo Scola benissimo, è una gravissima perdita".
Giancarlo Giannini ha avuto l'opportunità di lavorare con lui in più occasioni: "Ho cominciato con lui facendo Dramma della gelosia - tutti i particolari in cronaca e poi più tardi La cena. Ci vedevamo spesso e mi colpiva sempre la sua intelligenza. E' stato un grande regista e un grande uomo con una grande gioia nella vita. Aveva un modo così acuto di raccontare e poi era sempre tranquillo e ti metteva a tuo agio. Un uomo di un'umanità incredibile".
Stefania Sandrelli aveva avuto modo di incontrarlo in estate: "La tenerezza, la passione e l'ironia di quell'ultimo bacio che ci siamo dati il dieci luglio nei giardini di Cinecittà davanti alle sue amate Gigliola, Paola e Silvia mi rimarrà sulle labbra per sempre".
L'attore e regista Alessandro Gassman ha affidato a Twitter il suo saluto: "Ciao Ettore! Ti abbiamo tanto amato. Che lezione grande la tua, che regalo il tuo cinema. TVB".
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Carlo Verdone ricorda invece l'ultima telefonata al regista: "Avevo sentito Ettore Scola circa un mese fa, gli avevo fatto i complimenti per il suo film documentario di Fellini. Lui rimase colpito da questa mia telefonata, che gli ho fatto in maniera sincera. In quell'opera c'era tanta poesia, mi piaceva l'idea che un grande come Scola rendesse merito ad un altro grandissimo come Fellini, era un atto di umiltà, e di amicizia. Fellini era inarrivabile ma Scola è stato il maestro di tutti noi, tutti gli dobbiamo qualcosa. Scola ha avuto la fortuna di vivere il momento migliore dell'Italia, era una persona perbene".
Paolo Virzì ha sottolineato l'importanza di Scola per il cinema italiano: "Ettore era un gigante del cinema italiano, un maestro impareggiabile. er me è stato importante. Era un esempio, sia come maestro del cinema sia come persona, aveva un'ironia per cui a volte poteva sembrare acido ma in realtà era compassionevole, aveva uno sguardo attento per i più deboli. Se ne va una grandissima figura del nostro Paese, l'ultima di un gruppo di grandi del cinema e di amici che hanno fatto un tipo di film leggero, capace però di lasciare qualcosa di unico nel racconto della cultura italiana".
Il produttore Andrea Occhipinti ha ricordato: "E' stato uno degli incontri più importanti della mia vita. Ho partecipato al film La famiglia ed è stata una grande esperienza professionale e di vita accanto a un uomo di grandissima intelligenza e ironia. Era anche un uomo di grande bonarietà. L'ho vissuto come una sorta di patriarca, durante La famiglia ci teneva tutti sotto la sua ala. Con lui perdiamo un grande uomo, un uomo curioso di tutto quello che succedeva, mai bacchettone e con una grande apertura mentale".
Ricky Tognazzi ha scritto: "Ciao Maestro, la tua lezione rimane esemplare non solo nel Cinema ma anche nella vita. Grazie per sempre".