Dopo il dietrofront di Mila Kunis arriva un'altra smentita sul casting di Fifty Shades of Grey. Universal Studios incassa il rifiuto di Emma Watson che prende le distanze dall'adattamento del romanzo 'mommy porn' che ha avuto un'enorme successo tra il pubblico femminile. Per il momento tutte le ipotesi sulle star intenzionate a calarsi nei panni dei protagonisti della storia, il miliardario sadico Christian Grey e l'ingenua Ana Steele, sono culminate in un nulla di fatto.
L'ultima, in ordine di tempo, voleva l'attrice inglese, divenuta celebre con il ruolo di Hermione nella saga di Harry Potter, pronta a rinunciare all'immagine di ragazza della porta accanto che la contraddistingue per darsi ai piaceri forti del sesso bondage. Il suo nome sarebbe venuto fuori addirittura da un documento hackerato e pubblicato sul web. Niente di più falso. Ci ha pensato la stessa Watson dal suo Twiitter a smentire l'ipotesi commentando: "Chi può pensare che io sarei intenzionata a recitare in Fifty Shades of Grey? Dico sul serio. Nella vita reale. Bene. Allora è tutto chiarito".