Elvis, secondo Tom Hanks, ricorda le opere di William Shakespeare, come svelato in un'intervista in cui ha spiegato perché ha accettato il ruolo del Colonnello Parker nel film di Baz Luhrmann.
In un'intervista rilasciata a EW, l'attore premio Oscar ha spiegato come è stato convinto dal regista a recitare nel progetto con star Austin Butler.
Tom Hanks, parlando di Elvis, ha spiegato: "Baz ha detto 'Non ci sarebbe il colonnello Parker senza Elvis. E certamente non ci sarebbe stato Elvis senza il Colonnello Parker'. E quando l'ha fetto ho detto 'Oh, bene, okay, per me è totalmente nuovo'. Perché non conosco il suo aspetto. Non so che voce abbia. Non ho mai visto una sua fotografia. Non è mai stato identificato oltre a questo manager volubile, quasi come un burattinaio, quasi malvagio, avido che ha sfruttato fin dall'inizio Elvis".
Elvis, Baz Luhrmann rivela: "Esiste una versione del biopic di 4 ore"
Baz Luhrmann gli ha poi spiegato perché pensava fosse importante parlare del Colonnello: "Uno dei motivi è perché la storia di Elvis è diventata un tropo. Tutti la conoscono. E non penso sia stata fatta giustizia nel modo giusto per catturare il motivo per cui Elvis è stato questa svolta nel fiume della cultura americana".
Tom Hanks, inoltre, aveva appena concluso di recitare in Henry IV con il ruolo di Falstaff e ha notato delle somiglianze con le lotte per il potere shakespeariane: "Ho detto a Baz: 'Sta descrivendo Falstaff e Hal'. E lui ha risposto 'Esattamente, solo con milioni di dollari coinvolti nella situazione".
L'attore ha però ribadito che Austin Butler è l'assoluto protagonista del film: "Interpretare Elvis è come interpretare Gesù. E non importa realmente chi interpreta Ponzio Pilato perché se hai un buon Gesù hai ottenuto quello che volevi".