Elisabeth Moss ha parlato per la prima volta della sua fede nella chiesa di Scientology, spiegando perché la sua situazione professionale non è in contrasto con la scelta di realizzare la serie The Handmaid's Tale.
L'attrice è stata infatti criticata spesso a causa di ciò in cui crede il "gruppo religioso", situazione che sarebbe in netto contrasto con il messaggio dello show.
Elisabeth ha spiegato: "Si tratta di una cosa complicata perché delle cose in cui credo posso solo parlare dal punto di vista della mia esperienza personale e ciò in cui credo personalmente. Una delle cose che sostengo è la libertà di parola".
L'interprete di Offred ha aggiunto: "Credo che, come esseri umani, dovremmo essere in grado di criticare le cose. Credo nella libertà di stampa. Credo che le persone debbano poter dire la propria opinione. Non vorrei mai togliere niente di tutto ciò a qualcuno, perché si tratta di qualcosa di davvero importante anche per me".
Elisabeth Moss ha proseguito: "Al tempo stesso dovrei sperare che le persone si educhino e formino le proprie opinioni, come ho fatto io".
La serie tratta dai romanzi di Margaret Atwood, secondo la star della serie, si allinea "perfettamente con la libertà di parola, nel poter scegliere liberamente la fede in cui credere e ciò su cui è stata costruita la nostra nazione".
L'attrice ha quindi difeso Scientology sottolineando: "Non ho scelto di parlare della religione, ma la mia vita personale è comunque al centro dell'attenzione, come chi sto frequentando e altre cose simili. Quindi per me è così difficile parlarne in un'intervista o pubblicamente, ma dirò che le cose in cui credo veramente sono quelle che ho menzionato, e penso siano davvero importanti. Le persone dovrebbero avere la possibilità di parlare di ciò che vogliono e credere in ciò che vogliono credere".
Elisabeth ha quindi fatto un confronto con il mondo mostrato in The Handmaid's Tale: "Non puoi togliere alle persone quella libertà e se si inizia a farlo, quando si incomincia a dire 'Non puoi pensare in quel modo', 'Non puoi credere in quello', 'Non puoi dire certe cose', allora ci si trova nei guai. In quel caso ci si trasforma in Gilead. Qualsiasi cosa accada, non priverò mai gli altri del diritto di parlare di qualcosa o di credere in qualcosa, e lo stesso non può essere fatto a me".
The Handmaid's Tale 2: fuga da Gilead
La star del piccolo schermo non è però d'accordo con una delle posizioni di L. Ron Hubbard, il fondatore di Scientology: l'opposizione nei confronti dell'omosessualità. L'attrice ha ribadito: "Quello non mi appartiene. Sono ovviamente una grande femminista e sostenitrice della comunità LGBTQ e credo così fortemente nel fatto che le persone possano fare ciò che desiderano, possano amare chi vogliono amare, possano essere la persona che sognano di essere. Per me è uno dei motivi per cui amo girare lo show. Posso dire solo questo, non posso parlare di ciò in cui credono gli altri o delle loro esperienze".
Approfondendo la situazione politica degli Stati Uniti, Elisabeth ha criticato l'amministrazione Trump: "I principi su cui è stata costruita questa nazione sono importanti e li stiamo perdendo, o forse è già successo. Si prova un senso di responsabilità e ci si sente onorati nel raccontare una storia come quella di The Handmaid's Tale nella nostra epoca".
La star ha proseguito parlando delle sensazioni provate durante le riprese delle nuove puntate: "Quando ti trovi di fronte al Lincoln Memorial stai guardando al luogo dove Martin Luther King ha pronunciato il suo famoso discorso e stai indossando un abito che rappresenta la totale mancanza di libertà, mentre il tuo presidente è poco lontano e impegnato a discutere della possibilità di costruire un muro. Non puoi che sentire di avere la responsabilità di raccontare questa storia e provare un senso di onore nel poter esprimere ciò che penso, ciò che provo e ciò che tante altre persone sentono attraverso ciò che amo fare. Vorrei che tutto questo fosse folle e The Handmaid's Tale fosse qualcosa di incredibile come Il Trono di Spade, un'opera totalmente di fantasia. Vorrei che fosse così, ma non lo è".