Il popolare Pino Quartullo torna alla regia con E la vita continua, un cortometraggio sulla voglia di vivere. Con lui un cast di altissimo livello nel quale spiccano Ricky Tognazzi, Francesco Pannofino, Cesare Bocci, Ludovico Fremont, Andrea Dianetti, Massimo Wertmuller, Emanuela Rossi, Laura Lattuada, Francesco Saverio Deodato, Brenno Placido, Michele Morrone, Claudia Fiorentini e Arianna D'Amico. Le riprese si svolgeranno dal 14 al 18 aprile tra Roma, Civitavecchia e Milano.
Il cortometraggio prodotto dall'ex Ministro della Salute Girolamo Sirchia, in collaborazione con Nicola Liguori e Tommaso Ranchino, intende attraverso una sceneggiatura di primo impatto informare, sensibilizzare e incentivare il tema dei trapianti e l'attività della donazione di organi in Italia. L'iniziativa si iscrive nel programma di marketing sociale voluto da Girolamo Sirchia e sostenuto dalla Fondazione Il sangue e Fondazione Trapianti di Milano, al fine di promuovere cambiamenti per indurre nella popolazione comportamenti utili alla collettività, utilizzando strumenti e tecniche mutuate dal mondo pubblicitario. La prima realizzazione, Rosso vivo, del 2011, si proponeva di promuovere la donazione di sangue, sempre problematica soprattutto nelle grandi città. Con il nuovo cortometraggio si pone alla pubblica attenzione un altro tema di grande attualità: la donazione degli organi. La regia di Pino Quartullo intende affrontare questo tema in modo nuovo e originale in un cortometraggio che, grazie alla brillante sceneggiatura, al cast di altissimo livello, alla fotografia avvincente ed emozionante, saprà attrarre ed emozionare un pubblico sempre più esigente e partecipativo, attento alle tensioni e alle esigenze del nostro tempo.
Lorenzo è un giovane laureato in filosofia, che d'estate lavora come bagnino. Emilio è un noto attore che soffre di una grave patologia epatica. Le loro vite s'incrociano in maniera al contempo tragica e meravigliosa, attraverso la donazione dell'organo del ragazzo improvvisamente scomparso a causa di un incidente con la moto. Attraverso la sensibilizzazione che il migliore amico di Lorenzo, Adriano, un giovane speaker radiofonico, mette in atto nei confronti della famiglia, inizialmente contraria, e al lavoro del personale NIT, che coordina i trapianti nel nostro Paese da ormai 30 anni con risultati eccellenti, i familiari di Lorenzo acconsentono alla donazione degli organi. Grazie a questo gesto generoso, Emilio dopo una estenuante attesa, sempre sostenuto dalla moglie Giovanna e dal figlio Sandro, torna a vivere e a regalare al pubblico la sua arte e alla sua famiglia la passione per la vita. Nel tramonto di Lorenzo, c'è una nuova alba per Emilio, che lo fa sopravvivere eternamente grato a chi ha compiuto un gesto che regala la vita, la donazione degli organi.