Il regista di Dune Denis Villeneuve, conversando con James Cameron, è tornato a parlare di Timothée Chalamet, e della decisione di scegliere lui come il protagonista del film, Paul Atredeis.
In un segmento per la rivista Variety, dove i due filmmaker hanno discusso vari aspetti della settima arte in relazione ai loro ultimi lungometraggi, la conversazione si è presto spostata sulle scelte di casting di Dune, e in particolare quella di Timothée Chalamet.
"Per creare quel senso di realtà di cui parlavi, il film ha bisogno di avere la realtà del cuore e delle emozioni umane, che parecchi registi perdono per strada quando si tratta di raccontare queste grandi storie. E la chiave di tutto questo è il casting. Come hai fatto ad avere la partecipazione di attori così incredibili per questo mondo di finzione?" è stata la domanda di Cameron.
"Il casting, è un po' cliché, ma per me è davvero la parte più stressante di tutte. Fortunatamente, il libro ha generato un grande entusiasmo tra gli attori" ha risposto Villeneuve, lasciando intendere che non ha dovuto faticare troppo per convincere gli attori che più lo convincevano ad unirsi al cast di Dune.
Al che il regista di Avatar ha replicato: "Chalamet è una scelta così ovvia, una volta che lo vedi nel ruolo. Ma è sempre stata ovvia per te, o eri alla ricerca dell'interprete perfetto quando ci hai 'inciampato' su?"
"Lui era la mia unica scelta per diverse ragioni" ha incalzato poi Villeneuve "Prima di tutto, per via delle sue abilità come attore. È davvero un giovane attore di talento. E ha quest'anima di altri tempi. E, allo stesso tempo, sembra così giovane sullo schermo. Paul Atreides dovrebbe avere 16 anni nel libro, o qualcosa del genere. Avevo bisogno di qualcuno che sembrava un ragazzo in procinto di diventare un uomo. [...] E poi Timothée è un giovane uomo molto mascolino, ma ha anche un'energia simile a quella femminile".
"Stavo per dire lo stesso" concorda Cameron, mentre l'altro ribadisce "Ed è proprio Paul Atreides per me. C'è qualcosa di Paul come giovane uomo che attinge potere dal suo lato femminile, dal lato di sua madre. E l'ho trovata un'idea molto potente nei libri".