Ancora una volta Steven Moffat sta giocando con il fuoco, ovvero con le ire del fandom: lo scorso mese lo showrunner di Doctor Who ha affermato con grande convinzione che l'introduzione di John Hurt nello speciale episodio dedicato al cinquantesimo anniversario della serie (Il giorno del Dottore) non avrebbe alterato la numerazione delle rigenerazioni del Dottore e che Matt Smith, attuale incarnazione del Signore del Tempo, sarebbe rimasto l'Undicesimo Dottore. Adesso, in una dichiarazione rilasciata a Radio Times, Moffat ha praticamente fatto marcia indietro, contando sia la clonazione di Dieci, sia la rigenerazione dal Dottore di Paul McGann a John Hurt affermando "scopriremo che Matt Smith è in realtà il 13esimo Dottore. Tutti sanno che il Dottore si può rigenerare soltanto dodici volte. Questo limite è un punto chiave della mitologia di Doctor Who. Il genere science-fiction si fonda sul rispetto delle regole, non si possono infrangere casualmente".
C'è una buona porzione di whovians che ha urlato come un sol uomo di fronte a questa dichiarazione, considerato che Moffat ha già disintegrato parecchie regole della mitologia del Dottore, ma quello che ci preoccupa a questo punto è che Moffat ha continuato dicendo che il Dottore si ritroverà di fronte alle conseguenze di quest'alterazione. Una buona notizia invece, riguarda l'ottava stagione, che stavolta non sarà spezzata a metà, ma andrà in onda regolarmente "ce l'ho già tutta programmata nella testa" ha detto Moffat. Speriamo che non cambi di nuovo idea.