David di Donatello 2025: Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera

Il regista di film indimenticabili come Regalo di Natale e La casa delle finestre che ridono riceverà il riconoscimento nel corso della cerimonia

Pupi Avati alla Mostra di Venezia 2024

Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 70ª edizione dei Premi David di Donatello.

Il riconoscimento gli sarà consegnato mercoledì 7 maggio nell'ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat).

Come precedentemente annunciato, la conduzione dell'edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 - con la conduzione di Carolina Di Domenico - e sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.

Pupi Avati, il grande narratore del "tempo perduto della provincia"

L Orto Americano Venezia 2024 Sequenza
L'orto americano: una sequenza del film

"L'Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnare il David alla Carriera a Pupi Avati, talento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore, in coppia inossidabile con il fratello Antonio", ha dichiarato la Presidente e Direttrice Artistica, Piera Detassis.

Pupi Avati ha un'idea per salvare il cinema italiano e rivela: "Dopo 60 anni di carriera sono povero" Pupi Avati ha un'idea per salvare il cinema italiano e rivela: 'Dopo 60 anni di carriera sono povero'
Lino Capolicchio in una scena de La casa dalle finestre che ridono
Lino Capolicchio in una scena de La casa dalle finestre che ridono

"Grande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell'inseguire i propri sogni. Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L'orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell'autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell'inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d'amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori.

"La sua speciale grazia d'autore tocca gli attori, esaltati in ruoli spesso sorprendenti, da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Gianni Cavina a Silvio Orlando, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Neri Marcorè ad Alba Rohrwacher ed Elena Sofia Ricci, fino a comporre una geografia di volti e umanità diversa, alla scoperta di un'Italia poetica e lontana dalle luci della ribalta".