David Cronenberg verso l’addio al cinema dopo The Shrouds: “Il mondo non ha bisogno di un altro mio film"

Dopo l'uscita del suo ultimo lungometraggio The Shrouds, presentato in anteprima a Cannes, il regista canadese riflette sul possibile ritiro.

The Shrouds

A quasi un anno dalla sua anteprima al Festival di Cannes, The Shrouds, l'ultima opera diretta da David Cronenberg, è finalmente approdata nelle sale statunitensi, distribuita da Janus Films e Sideshow. Tuttavia, in concomitanza con l'uscita del film, il regista canadese ha rilasciato dichiarazioni che lasciano intendere un possibile addio alla regia.

In una recente intervista concessa al Los Angeles Times, Cronenberg ha infatti suggerito che The Shrouds potrebbe rappresentare il suo congedo definitivo dal grande schermo.

David Cronenberg: "Non mi pento di aver detto no a Flashadance, lo avrei distrutto" David Cronenberg: 'Non mi pento di aver detto no a Flashadance, lo avrei distrutto'

Le dichiarazioni di Cronenberg

"Il mondo potrebbe non avere davvero bisogno di un mio prossimo film", ha affermato il regista, sottolineando come l'idea di realizzarne un altro gli sembri oggi quasi un atto di presunzione.

The Shrouds 5
The Shrouds: Vincent Cassel e Sandrine Holt in una foto del film

Pur citando con ammirazione l'esempio del portoghese Manoel de Oliveira - che ha continuato a girare fino a oltre i cento anni - Cronenberg ammette che l'impegno fisico richiesto dalla regia lo preoccupa sempre di più.

"Fare un film è un'attività estremamente fisica, che richiede energia e lucidità. È facile immaginare di trovarsi, nel bel mezzo di una produzione, a pensare: 'Non ce la faccio più. Non sono abbastanza lucido per fare bene il mio lavoro. E non so nemmeno se arriverò a fine giornata'".

Sebbene affermi di sentirsi in salute, il cineasta canadese sta valutando un possibile ritorno alla scrittura: "Sto riflettendo sull'idea di scrivere un altro romanzo", ha confidato.

Solo pochi mesi fa, al Marrakech Film Festival, Cronenberg aveva dichiarato di non considerarsi ancora "in pensione" e aveva ipotizzato di adattare per il cinema il suo romanzo del 2014, Consumed. Le sue parole attuali, però, suggeriscono un cambio di prospettiva più definitivo.

Che si tratti o meno del suo addio, David Cronenberg ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama cinematografico mondiale. La sua carriera è segnata da titoli cult come Shivers (1975), Scanners (1980), Videodrome (1983), The Fly (1986), Crash (1996), A History of Violence (2005) e Cosmopolis (2012), solo per citarne alcuni.

The Shrouds: tra lutto e distopia

L'ultimo film di Cronenberg, scritto dopo la scomparsa della moglie del regista, unisce riflessione personale e visione distopica. Al centro della storia c'è Karsh (interpretato da Vincent Cassel), un imprenditore che sviluppa una tecnologia in grado di monitorare il lento degrado dei corpi sepolti, offrendo ai familiari un controverso modo per affrontare il lutto.

The Shrouds 4
The Shrouds: David Cronenberg e Vincent Cassel durante il photocall della 77ª edizione del Festival di Cannes

La sinossi ufficiale rivela una trama che si snoda tra dolore privato e mistero, mentre Karsh si ritrova coinvolto in un'indagine legata a una serie di profanazioni delle tombe che utilizzano la sua tecnologia. Diane Kruger interpreta sia la moglie defunta sia la sorella del personaggio principale, alimentando una tensione narrativa che esplora i limiti tra intimità e tecnologia.

Ambientato in un futuro prossimo, The Shrouds affronta tematiche come l'elaborazione del lutto, l'identità digitale e il corpo umano in una società iperconnessa.