Darren Aronofsky contro una pratica molto in voga a Hollywood: "Non è così che funziona"

Il regista di The Whale si scaglia contro il Metodo Stanislavskij durante una masterclass a Parigi. Nel mirino il confine tra tecnica e ossessione.

Darren Aronofsky

Darren Aronofsky non ama le mezze misure, soprattutto quando si parla di recitazione. Durante una masterclass alla Cinémathèque Française di Parigi, il regista ha dichiarato senza giri di parole di odiare il Metodo Stanislavskij. Il regista di The Whale e Il Cigno Nero ha definito il celebre approccio immersivo alla recitazione solo come "un modo per nascondersi, invece di fare il proprio lavoro in modo professionale".

Aronofsky boccia il metodo: "La recitazione è finzione, non ossessione"

The Whale Director Darren Aronofsky
Darren Aronofsky sul set di The Whale

Secondo Darren Aronofsky il lavoro dell'attore dovrebbe restare un esercizio di preparazione e tecnica, non un'ossessione totale e una continua immersione nel personaggio. "Recitare è far finta. Se devi fare una scena intensa, va bene rimanere concentrati tra un ciak e l'altro, ma non serve vivere nel personaggio h24. Non è così che funziona. È come nel basket: per essere un grande giocatore non devi palleggiare tutto il tempo", ha dichiarato a Parigi.

Senza citare nomi, il regista ha affrontato anche il tema della gestione degli attori "metodisti" sul set. Il riferimento indiretto è ad Austin Butler, protagonista del suo prossimo film Caught Stealing, che è noto per il suo approccio immersivo. Aronofsky ha comunque precisato: "Se un attore vuole lavorare così, va bene, purché non diventi debilitante per il resto della troupe. Io, nel dubbio, li incoraggio a rilassarsi un po'"

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Caught Stealing: Austin Butler è al centro del nuovo film di Aronofsky

Caught Stealing Austin Butler Matt Smith
Matt Smith e Austin Butler

Durante la retrospettiva alla Cinémathèque Française di Parigi Aronofsky ha parlato proprio del suo nuovo progetto, il crime caper Caught Stealing, che definisce "un bellissimo esercizio di genere, come lo è stato Black Swan". Il regista ha spiegato di aver costruito il film attorno alla presenza scenica di Butler. È lui "il nostro perno", afferma, per poi spiegare: "Abbiamo costruito il mondo intorno a lui".

Infine ha riflettuto sull'evoluzione tematica del suo cinema, spiegando che più il clima mondiale si fa cupo, più lui cerca la luce nei suoi film. "Nel 2000, quando ho girato Requiem, la persona più famosa al mondo era Paris Hilton. Ora è Trump. E questo mi obbliga a cercare ancora di più ciò che ci unisce, a essere ottimista".

Caught Stealing, attualmente in post-produzione, non ha ancora una data di uscita ufficiale ma ha tutta l'aria di essere uno dei titoli più attesi del prossimo anno.