Daniel Radcliffe sarà sempre il ragazzo che è sopravvissuto e il suo volto resterà a vita legato a quello di Harry Potter. Per questo motivo, l'attore ha affermato di essere estremamente grato al franchise ma di provare anche imbarazzo a causa del livello di recitazione offerto durante i sette episodi del franchise (otto se consideriamo i singoli film).
In occasione di un'intervista con Digital Spy, Daniel Radcliffe si è soffermato sul suo rapporto con il franchise di Harry Potter e ha dichiarato di essere eternamente grato al personaggio nato dalla fantasia di J.K. Rowling. Nonostante questo, però, l'attore è anche insoddisfatto del livello di recitazione offerto e prova spesso imbarazzo. Radcliffe ha affermato: "Spesso è difficile separare il mio rapporto con Harry e quello con il franchise cinematografico. Sono grato di aver fatto questa esperienza perché mi ha mostrato cosa amo davvero. D'altro canto, però, la mia recitazione era davvero terribile...Insomma, gli anni adolescenziali sono duri!".
Harry Potter e la pietra filosofale è stato distribuito in sala negli Stati Uniti a novembre 2001 mentre Harry Potter e i doni della morte: Parte II è arrivato in sala esattamente dieci anni dopo. Quindi, è possibile affermare che Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint sono cresciuti con questo franchise che ha conquistato il cuore di tutto il mondo.
Per il resto, Daniel Radcliffe ha recitato anche in The woman in black, Kill your darlings, Victor, Un disastro di ragazza, Swiss army man e Guns Akimbo. Nell'ultimo periodo, invece, Rupert Grint ha preso parte a Servant, serie prodotta da M. Night Shyamalan per Apple, mentre Emma Watson ha notevolmente diversificato la sua carriera collaborando con Darren Aronofsky, Sofia Coppola, Alejandro Amenabar e Greta Gerwig.