Tornano stasera 2 aprile in esclusiva su Sky Uno, e in streaming solo su NOW, alle 21.15, le avventure di Antonino Cannavacciuolo con Cucine da incubo. Ripartono le missioni impossibili dello chef che, appena diventato tristellato con Villa Crespi, forte della sua esperienza e delle sue capacità imprenditoriali, si mette al servizio di ristoranti in crisi per un loro completo make over.
LA "CUCINA DA INCUBO" DELL'EPISODIO 1: 'L CIVEL - Casalbeltrame (Novara)
A Casalbeltrame, comune di meno di mille abitanti in provincia di Novara, c'è il ristorante a conduzione familiare 'L Civel che rischia di chiudere per una diatriba iniziata tra i fornelli e sconfinata tra le mura di casa. 'L Civel viene rilevato da Giovanna e Paolo nel 2007 con l'idea di essere un progetto di famiglia e un investimento per il futuro delle loro tre figlie Melissa, Stefania e Micaela. Tutte e tre iniziano a lavorare nel ristorante, ma le cose non vanno come sperato: Stefania, diplomata all'alberghiero, comincia a lavorare nella cucina col compagno chef ma lui, dopo un po', abbandona il ristorante, così lei decide di non lavorarci più a tempo pieno; anche Melissa e Micaela hanno presto cercato un altro impiego per avere un po' di respiro dalla famiglia. Il problema maggiore, infatti, sembra essere il rapporto con la madre Giovanna, che ritiene di essere l'unica a mandare avanti il ristorante. Giovanna però è stanca, ha perso le speranze, non accetta consigli e sfoga la sua frustrazione sui suoi familiari. Così le figlie e la nipote Rossella, che aiuta in sala, fanno fronte comune, convinte che, se avessero più spazio nella gestione e nella cucina, potrebbero far svoltare 'L Civel. In tutto questo, il papà Paolo sembra non voler prendere posizione, preferendo invece subire passivamente la situazione. Per motivazioni diverse, ecco che tutti richiedono l'intervento dello Chef Antonino Cannavacciuolo. E tutti sono anche d'accordo su una cosa: nella famiglia de 'L Civel le cose non possono andare avanti così.
Per Antonino Cannavacciuolo - amatissimo e acclamato Chef da 7 Stelle Michelin in totale (di cui tre per il suo ristorante Villa Crespi) e dalle grandi capacità imprenditoriali - ripartono queste vere e proprie missioni impossibili in cui tutta la sua esperienza da Chef e da imprenditore sarà al servizio di ristoratori nelle cui cucine e nelle cui sale regnano liti, improvvisazione e cattiva gestione, tanto da portare le strutture a un passo dalla chiusura. Ristoranti di tutta Italia con un servizio, uno stile e una qualità del cibo che vengono giudicati deludenti dai clienti insoddisfatti e che per questo, sopraffatti da incuria o indolenza, sembrano destinati a cessare le proprie attività. Qui trovate la nostra intervista ad Antonino Cannavacciuolo e le sue anticipazioni di quello che vedremo in Cucine da incubo 9.
Cucine da incubo: Antonino Cannavacciuolo racconta l'edizione italiana
In ogni episodio di Cucine da Incubo, show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy - al via stasea 2 aprile, ogni domenica per sei settimane, alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go, Chef Cannavacciuolo arriverà nel locale per provare in prima persona il menù e valutare cibo e servizio, osserverà poi lo staff al lavoro e, in base ai problemi emersi, darà la sua consulenza, fornendo anche consigli per un nuovo menù.
Il locale sarà sottoposto a un make over totale, una ristrutturazione completa da compiere in tempi record, che darà un nuovo aspetto alla location per renderla più accogliente e funzionale, creando un'atmosfera diversa rispetto a quella del passato, finalmente a misura di cliente.
Dopo questi interventi, lo staff sarà poi pronto a ricominciare: con la passione per la ripartenza e la forza dei consigli ricevuti dallo Chef, ma anche con la fondamentale consapevolezza degli errori passati, tutte le persone al lavoro in sala e cucina potranno tornare al lavoro, riaprendo le porte alla clientela.
A seguire, nei successivi appuntamenti di "Cucine da incubo", Antonino Cannavacciuolo sarà impegnato in altre missioni impossibili a Grottaferrata (Roma), Misilmeri (Palermo), Cologno Monzese (Milano), Colle Val d'Elsa (Siena), Bogliasco (Genova), Porto Cesareo (Lecce).