Il codice Da Vinci continua a far discutere: nonostante l'autore del romanzo, Dan Brown, insista nel dire che il suo bestseller è solo un'opera di finzione, la trasposizione cinematografica firmata da Ron Howard è già stata motivo di polemiche ancor prima che iniziassero le riprese.
Motivo principale delle contestazioni da parte dei gruppi cattolici, sarebbe una teoria sviluppata da Brown secondo la quale Gesù Cristo avrebbe sposato Maria Maddalena, una ex-prostituta che gli avrebbe dato anche un figlio. Un dettaglio che ha spinto un'associazione di cattolici a chiedere ad Howard di specificare nei credits del film che si tratta di un'opera di finzione.
Contro il film di Howard, e quindi anche contro il romanzo di Dan Brown, inoltre, si sono scagliati i membri dell'Opus Dei, i quali sostengono tramite il loro portavoce, Brian Finnerty, che nel libro la loro istituzione sia stata ritratta in modo inadeguato.
Considerate le polemiche, quindi, sembra che la Sony Pictures - che produce il film - abbia consultato esperti in cristianesimo e cattolicesimo per avere consigli sulle modifiche da apportare al plot del film in modo da non offendere i fedeli. In particolare la Sony potrebbe decidere di rendere più "velata" la teoria secondo la quale Cristo avrebbe avuto un figlio dalla Maddalena e di sostituire il nome dell'Opus Dei per evitare riferimenti espliciti all'omonima istituzione gerarchica della chiesa cattolica.
La chiesa cattolica intanto ha già condannato il libro di Brown, e Carl E. Olson, co-autore di The Da Vinci Hoax, oltre ad aver liquidato il libro considerandolo "spazzatura", ha affermato che molti cattolici si sentiranno offesi dal film di Howard, se la trasposizione dal libro sarà fedele.