Christopher Nolan ha tenuto un discorso agli studenti di Princeton in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi.
Il regista he esordito dicendo: "Nella grandiosa tradizione di questi discorsi, generalmente qualcuno dice qualcosa tra le righe del concetto "Inseguite i vostri sogni", ma non voglio dirvi quello perché non ci credo. Voglio che inseguiate la vostra realtà".
Il filmmaker ha sottolineato che nel corso del tempo si è iniziato quasi a pensare che la realtà sia "una cugina povera dei nostri sogni", mentre sono loro a nascere dal mondo reale. Per spiegare questo concetto, Nolan ha fatto riferimento a Inception: "Il modo in cui il finale di quel film funzionava, il personaggio di Cobb interpretato da Leonardo DiCaprio, era insieme ai suoi figli, nella sua realtà soggettiva. Non gli importava più veramente, e questo esprime un'affermazione: forse, tutti i livelli della realtà sono validi". Christopher ha quindi rivelato che una domanda che gli viene fatta sempre, più di ogni altra cosa riguardante i suoi film, è se si tratta di un sogno oppure no, perché quello che importa è la realtà.
Il regista ha quindi ricordato come avesse incontrato sua moglie il primo giorno del college, spiegando successivamente che nel momento del diploma ci si può sentire come un pezzo di formaggio svizzero, pieni di buchi, ma è proprio affrontando il mondo al di fuori del college che permette di riempire i vuoti con la propria esperienza, imparando con le cose belle e con quelle brutte: "Non avete semplicemente imparato delle nozioni, ma anche come imparare, il valore dell'istruzione. Alcuni di quei vuoti saranno riempiti con le cose più preziose di tutte: nuovi pensieri, nuove idee, cose che cambieranno il mondo".
Nolan ha ammesso di credere nell'idea che si possa piantare il seme di un'idea che crescerà nel tempo in qualcosa di più concerto e di sentire un po' di responsabilità nel provare a dire qualcosa che le persone possano portare con sé e in grado di aiutarle. Il filmmaker ha poi chiesto ai presenti cosa è cambiato negli ultimi venti anni, perché i problemi di allora sono rimasti gli stessi: "La realtà è che penso la mia generazione abbia fallito nell'affrontare molti dei fondamentali, possibilmente per una buona ragione. Ritengo che siamo andati nel mondo credendo che saremmo stati in grado di connetterlo, di poter permettere lo scambio libero delle idee senza limitazioni geografiche, che potessimo tutti parlare, e che questi problemi sarebbero scomparsi. Sfortunatamente, ora penso, che dobbiamo ammettere di aver sbagliato, che non ci siamo riusciti. La comunicazione non è tutto. Molte delle risorse - intellettuali, finanziarie - della mia generazione sono state impiegate nelle infrastrutture della comunicazione e abbiamo raggiunto cose fantastiche, ma forse non meravigliose come sosteniamo".
Nolan ha però dichiarato che guardare uno schermo invece che fuori da un finestra, ad esempio, è un insulto alla realtà: "Devo ammettere l'ironia che sono qualcuno che ha girato un film metà del quale è ambientato nella cabina di un aeroplano dove le persone stanno affrontando realtà tra le altre realtà quindi ho sicuramente avuto la mia parte in tutto questo, forse. Ma quando stai volando attraverso questa nazione incredibile, ti stai godendo una delle meravigliose più grandiose dell'epoca moderna, stai avendo una prospettiva sull'America, sul nostro paesaggio e sei in un luogo in cui nessuno era mai stato prima". Il filmmaker ha invitato i giovani a guardare ai fondamentali e provare a chiedersi come si possono cambiare le cose e compiere dei progressi perché quello è il problema contemporaneo, aggiungendo: "E' veramente importante che le persone abbiano degli effetti in base a quello che fate. Penso che abbiate un potenziale senza limiti".
La chiusura del discorso è stata dedicata a una parentesi su Batman: "La cosa più importante su Bruce Wayne, sì, ha frequentato Princeton, ma non si è laureato. Quindi da domani siete tutti già migliori di Batman!".