Cannes 2019 sta per concludersi, ma la Croisette ci riserva un nuovo scandalo con il film di Abdellatif Kechiche, accolto da proteste e abbandoni della sala per via delle scene di sesso esplicito. Il regista di origine tunisina ha presentato a Cannes il secondo capitolo della sua trilogia, Mektoub, My Love: Intermezzo, ma la risposta della critica e del pubblico è stata ampiamente negativa.
Mektoub, My Love: Intermezzo segue Mektoub, My Love: Canto Uno, presentato alla Mostra di Venezia nel 2017 (qui trovate la nostra recensione di Mektoub, My Love: Canto Uno). Entrambi i film, basati sul romanzo di François Bégaudeau La Blessure, la vraie, raccontano la storia d'amore di Ophélie (Ophélie Bau) e Amin (Shaïn Boumédine) al centro di una complicata rete di relazioni e tradimenti.
Una scena in questione ha disturbato parte del pubblico, scena posta a due terzi del film (lungo quasi 4 ore) che mostra l'incontro sessuale consenziente tra Ophélie e un uomo in un bagno. La scena di sesso orale (che pare non simulata) dura più a lungo dell'equivalente sequenza di La vita di Adele che già aveva fatto discutere.
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Le reazioni registrate sui social media sono particolarmente negative, dopo essere usciti alcuni spettatori hanno postato la foto della sala con molti posti vuoti. . IndieWire ha scritto: "Mentre il sesso esplicito di Canto Uno è meno frequente e ostile di quello in La vita di Adele, la natura voyeristica della macchina da presa è più pronunciata, lo sguardo maschile è stata l'unica lente usata da Kechiche."