Il 64esimo Festival di Cannes prosegue nel segno di Almodovar e Miike, ma l'arrivo di von Trier ha inevitabilmente lasciato il segno sulla kermesse cinematografica francese. Il regista danese, che ieri ha presentato il suo Melancholia, ha incontrato la stampa accreditata lasciandosi andare ad una serie di dichiarazioni sopra le righe, che non hanno mancato di sollevare polemiche. In particolare quelle sul nazismo, che successivamente si è affrettato a ridimensionare in un comunicato stampa. La direzione del Festival tuttavia, ha rilasciato un breve comunicato con il quale ha condannato con fermezza le dichiarazioni di von Trier: "Il Festival di Cannes è rimasto turbato dalle dichiarazioni fatte da Lars von Trier durante la sua conferenza stampa e gli ha chiesto spiegazioni in merito. Il regista ha affermato di aver fatto delle dichiarazioni provocatorie e si è scusato." La direzione del Festival, pur affermando di essere a favore della libertà di espressione, ha detto di non poter passare oltre su un episodio del genere, e ha definito von Trier "persona non gradita" con effetto immediato. Il suo film resta in concorso, ma "nel caso dovesse vincere un premio" - ha spiegato il presidente della kermesse, Gilles Jacob - "è meglio che non venga a ritirarlo".
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Per quanto riguarda Takashi Miike invece, l'autore giapponese punta su un remake del classico Harakiri, del 1963, sfruttando l'optional del 3D per dare profondità ad alcune sequenze. (Leggi la recensione del film)
La sezione Un certain regard prosegue con L'exercice de l'État, di Pierre Scholler e il coreano The Day He Arrives, girato in raffinato bianco e nero da Hong Sang-soo, autore de La femme est l'avenir de l'homme. A completare il carnet degli eventi cinematografici di questa nona giornata di Festival, l'omaggio ad Arancia Meccanica, che sarà proiettato alla presenza di Malcolm McDowell, Christiane Kubrick e Jan Harlan.