Bumblebee, il film più recente dei Transformers, ha tratto ispirazione dal lungometraggio d'animazione Il gigante di ferro? Ebbene sì, a detta degli autori, soprattutto nella parte finale del film: quando Bumblebee riacquista la memoria per difendere la protagonista e i suoi occhi diventano rossi, è un omaggio esplicito all'opera prima di Brad Bird, così come il modo in cui Charlie riesce a calmarlo successivamente.
La cosa non dovrebbe sorprendere, dato che Bumblebee e Il gigante di ferro hanno in comune un protagonista robotico venuto dallo spazio che stringe amicizia con un giovane essere umano mentre il governo statunitense gli dà la caccia. E sebbene il film di Brad Bird sia uscito nel 1999, l'omaggio ha un che di filologicamente corretto, essendo la fonte letteraria un romanzo date alle stampe nel 1968, vent'anni prima dell'ambientazione cronologica del lungometraggio su Bumblebee, che per il resto di diverte a fare l'occhiolino agli anni Ottanta (in particolare la carriera del produttore esecutivo Steven Spielberg, la cui casa di produzione ha dato il via agli adattamenti live-action del franchise della Hasbro).
Bumblebee: la colonna sonora del film ci trasporta negli anni '80
Il film di Bird non fu un successo all'epoca, incassando solo 31 milioni di dollari al box office (il budget era di 50 milioni), ma è diventato un cult con il passare degli anni, grazie anche ai successivi trionfi del regista (autore de Gli incredibili e Ratatouille per la Pixar), e oggigiorno la Warner Bros. lo considera parte integrante delle sue proprietà intellettuali più significative: il gigante appare in Ready Player One e sarà presente anche in Space Jam - New Legends, che vanta rimandi alla maggior parte dei franchise della Warner. Nonostante questo, però, difficilmente vedremo un sequel, come ha confermato lo stesso Bird nel 2019, in occasione del ventennale del progetto: oltre al fattore finanziario, c'è da considerare che per lui la storia del gigante si limita a quell'unico film, e non c'è motivo per continuare a raccontarla.