Jim Mickle sarà il regista di Buick 8, adattamento dell'omonimo romanzo di Stephen King. Il film vedrà protagonista Thomas Jane, il quale ha dichiarato che la produzione potrebbe subire ritardi a causa delle proteste scoppiate di recente negli Stati Uniti.
Buick 8 (From a Buick 8 è il titolo originale, ispirato a quello di una canzone di Bob Dylan, From a Buick 6) si aggiunge così alla lunga lista di romanzi firmati dal maestro del brivido e adattati per il grande ed il piccolo schermo. Lo sa bene Thomas Jane, attore che ha preso parte a diversi film basati sui romanzi di Stephen King, come L'acchiappasogni del 2003, The Mist del 2007 e 1922 di tre anni fa, e che reciterà anche nell'adattamento di Buick 8.
La notizia di Jim Mickle come regista del film è stata resa nota nelle scorse ore. Mickle, già dietro la macchina da presa per Stake Land, ha dimostrato in passato il proprio talento per quanto riguarda la sfera fantascientifica e l'opera basata su Buick 8 non potrà fare altro che metterlo a suo agio attraverso una storia che ruota intorno ad un elemento soprannaturale.
Jane, intervenuto su The Kingcast, ha così commentato il reclutamento di Mickle: "Ragazzi, conoscete Jim Mickle, no? È incredibilmente bravo! Il progetto è eccitante e abbiamo coinvolto anche un paio di scrittori fantastici con cui Jim ha lavorato in passato. Tutti erano entusiasti ed abbiamo avuto incontri con loro in giro per la città".
L'interprete di Cold in July ha comunque voluto sottolineare la propria insicurezza per quanto riguarda l'inizio delle riprese del film. "Se ricordate, Buick 8 parla essenzialmente di un plotone di soldati statali in Pennsylvania. Quando è arrivata la pandemia e poi la follia con le rivolte negli Stati Uniti e tutta la roba anti-polizia, abbiamo pensato, 'Ok, forse non è il momento migliore per rilasciare una storia su un plotone di soldati di stato della Pennsylvania" ha dichiarato Jane.
Per quanto riguarda la trama del film, Buick 8 racconta di un ragazzo, Ned, che dopo la morte di suo padre si avvicina alla Troop D, una stazione di polizia della Pennsylvania di cui faceva parte l'uomo scomparso. Ben presto, Ned scopre che i membri della squadra hanno un segreto nascosto dietro il loro quartier generale, ovvero la misteriosa Buick Roadmaster. La sua scoperta ed il suo comportamento inspiegabile hanno affascinato il gruppo di uomini per due decenni: la Buick sembra essere infatti un condotto per un'altra realtà ed ogni tanto respira, inspirando un po' di questo mondo ed espirando un po' del mondo da cui proviene.
Attraverso questo romanzo, Stephen King ha voluto sottolineare l'esistenza nel mondo di cose di cui l'uomo non capirà mai completamente il senso e la provenienza. La macchina al centro della storia viene paragonata anche a Dio, poiché nessuno conosce i suoi piani e nessuno può capirlo fino in fondo.