Brian Cox: "Il metodo di Daniel Day-Lewis metteva in difficoltà gli altri attori sul set"

L'attore, tre volte Premio Oscar, è noto per il suo peculiare uso del "metodo" per cui sta nel personaggio anche fuori dal set

Daniel Day-Lewis e Leonardo DiCaprio in una scena di Gangs of New York

Brian Cox è tornato a parlare del cosiddetto metodo di recitazione che Daniel Day-Lewis ha utilizzato sul set del film The Boxer, che li vedeva nello stesso cast.

È noto il metodo di recitazione dell'attore, che si immerge completamente nei ruoli che interpreta. Questo approccio ha dato vita a numerose interpretazioni che hanno ottenuto il plauso della critica, portando a sei nomination all'Oscar come miglior attore e a tre vittorie.

Day-Lewis ha vinto il suo primo Oscar come miglior attore per la sua interpretazione di Christy Brown nel film Il mio piede sinistro (1989), in cui interpreta un uomo nato con una paralisi cerebrale che è in grado di muovere solo il piede sinistro.

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The Boxer: una scena con Emily Watson e Daniel Day-Lewis

Gli altri premi Oscar vinti da Day-Lewis sono quelli per il ruolo di Daniel Planview nel film Il petroliere (2007) di Paul Thomas Anderson e per il ruolo di Abraham Lincoln nel biopic Lincoln (2012) di Steven Spielberg. Il suo ultimo film, Il filo nascosto, in cui si è riunito con Anderson e ha ricevuto una nuova nomination all'Oscar, ha segnato l'ultimo ruolo prima del suo ritiro. Tuttavia, Day-Lewis tornerà a recitare nel film Anemone, debutto alla regia del figlio Ronan Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis è tornato a recitare? L'attore è stato fotografato sul set di un nuovo film

Nel corso di un'intervista con l'Hollywood Reporter, Cox ha raccontato di come Day-Lewis non uscisse dal personaggio durante tutta la lavorazione di The Boxer e continuasse a parlare con un accento nordirlandese sul set anche quando non stavano girando. L'attore ha descritto l'approccio di Day-Lewis come "un po' fuori luogo" e ha spiegato perché lui stesso non adotta lo stesso metodo.

"Dan è un uomo molto gentile, ma il suo metodo di preparazione è completamente diverso dal mio. Non credo che ci si possa immedesimare così tanto in un personaggio perché credo che sia una forma d'arte collettiva, non una forma d'arte per una sola persona. È stato difficile per Emily Watson, perché Dan parlava con l'accento nordirlandese anche quando non giravamo e non sapeva come rispondergli. Le ho suggerito: 'Sii normale. Questa è una cosa che fa Dan. Tu sii quello che sei'".