Bohemian Rhapsody ha raccontato la storia di Freddie Mercury e nel film è stato dato spazio anche all'amore che lo legava a Mary Austin, sentimento che è durato fino alla morte del leader dei Queen, mostrando anche come Freddie le avesse fatto una proposta di matrimonio, evento che nella realtà si è però svolto in modo diverso.
Il cantante ha sempre definito la donna "sua moglie" e Mary aveva confermato dichiarando: "Abbiamo avuto un matrimonio. Abbiamo vissuto le nostre promesse". La donna, in un'intervista rilasciata nel 2000, aveva parlato di come gli sia stato accanto fino alla morte: "In quel periodo ho provato realmente un amore immenso per lui. Erano i momenti che ho ricordato ogni volta che guardavo il suo letto. Mi sedevo ogni giorno accanto al suo letto per sei ore, a prescindere dal fatto che fosse sveglio oppure no. Si svegliava improvvisamente, sorrideva e diceva 'Oh, sei tu, sempre fedele'".
La donna ha spiegato in che modo Freddie le aveva chiesto di sposarlo: "Quando avevo 23 anni mi ha dato una grande scatola a Natale e dentro c'era un'altra scatola, e poi un'altra ancora, e così via. Era uno dei suoi giochi divertenti. Alla fine ho trovato un adorabile anello di giada nella scatola più piccola. L'ho guardato ed ero rimasta senza parole, mi ricordo di aver pensato 'Non capisco cosa stia succedendo'. Non me lo aspettavo. Quindi gli ho chiesto 'Su quale mano dovrei indossarlo?'. E ha risposto 'Mano sinistra, sul dito dell'anello di fidanzamento'. E poi ha aggiunto: 'Perché... vuoi sposarmi?'. Ero sconvolta, non me lo aspettavo. Ho solo sussurrato 'Sì, lo farò'".
L'anello raffigurava una scarabeo egizio, considerato un modo per attirare la fortuna ed eventi positivi.
La donna ha però successivamente capito che le nozze non ci sarebbero state: "Qualche mese dopo ho visto un meraviglioso vestito da sposa antico in un piccolo negozio e, visto che Freddie non aveva più parlato del matrimonio, l'unico modo che avevo per capire la situazione era stata chiedere 'Dovrei comprare il vestito?'. Ma mi ha detto di no, aveva cambiato idea e non è mai successo. Ero delusa ma avevo capito che non sarebbe accaduto. Le cose stavano iniziando a diventare davvero complicate e l'atmosfera tra di noi stava cambiando molto. Sapevo che c'erano tutti gli indizi, ma non sapevo di cosa. Non ero sicura".
Mary ha inoltre raccontato che per cinque anni non ha cambiato nulla nella camera di Freddie dopo la sua morte, nemmeno spostando oggetti, pur essendosi trasferita nella casa: "Avevo trascorso così tanto tempo mentre lui stava male e c'erano così tanti ricordi in quella stanza. Ricordi di lui che soffriva. Vedevo semplicemente questo uomo davvero fragile che giaceva a letto e mi ricordavo tutte le cose che facevo per lui, come pettinargli i capelli".
La morte di Mercury ha lasciato in lei un grande vuoto: "Ho sempre avuto Freddie a sostenermi e lui aveva me. Improvvisamente non c'era più nessuno ad aiutarmi. Mi ha fatto capire che non ero indipendente come avrei voluto. Per quanto io sia stata una sua amica, mi sono resa conto quanto lui lo fosse per me, semplicemente sapendo che c'era. Era sempre stato protettivo nei miei confronti. Mi sono resa conto realmente di quanto lo fosse solo dopo la sua morte. Se qualcosa accadeva mi diceva 'Oh, tesoro, non preoccuparti, la supereremo'. Mi ha sempre tirato su il morale. In altri momenti, quando era consapevole di avere l'AIDS e poco tempo da vivere, mi parlava dicendo 'Andiamo a sederci, non sappiamo quanto tempo abbiamo a disposizione".
Mary Austin aveva poi aggiunto: "Ho perso qualcuno che avevo pensato sarebbe stato il mio amore eterno. Quando è morto ho provato la sensazione che ci fosse stato un matrimonio. Abbiamo vissuto le nostre promesse. Ci siamo stati nel bene e nel male, in salute e malattia, in ricchezza e povertà. Non avrei mai potuto lasciar andare Freddie se non fosse morto e anche in quel caso è stato difficile. Avrei preferito fosse accaduto il contrario. Avrei dovuto andarmene per prima, avrei preferito che fosse lui a sentire la mia mancanza".