Bob Rafelson, regista, produttore e scrittore, autore di Cinque pezzi facili e co-creatore dei Monkees, è morto sabato sera nella sua casa di Aspen, Colorado. Aveva 89 anni. La morte di Rafelson è stata confermata dalla sua ex assistente personale, Jolene Wolff, che ha lavorato per la casa di produzione di Rafelson, la Marmont Productions. Wolff ha dichiarato che Rafelson è morto pacificamente, circondato dalla sua famiglia, come riportato da Variety.
Il cantante e batterista dei Monkees Micky Dolenz, l'ultimo membro sopravvissuto del gruppo musicale, ha rilasciato una dichiarazione sulla morte di Bob Rafelson domenica pomeriggio per ricordare il cineasta:
"Un giorno, nella primavera del 1966, ho interrotto i miei corsi di architettura alla L.A. Trade Tech per fare un'audizione per un nuovo programma televisivo chiamato The Monkees. Il co-creatore/produttore dello spettacolo era Bob Rafelson. All'inizio, l'ho scambiato per un altro attore lì per l'audizione. Inutile dire che ho ottenuto la parte e ha completamente cambiato la mia vita. Purtroppo, Bob è morto la scorsa notte, ma ho avuto la possibilità di mandargli un messaggio dicendogli quanto gli sia eternamente grato per aver visto qualcosa in me. Grazie dal profondo del mio cuore, amico mio".
Bob Rafelson ha collaborato con Bert Schneider, morto nel 2011, per formare la società di produzione Raybert, che in seguito è diventata BBS. È stato una delle principali forze dietro le quinte nella realizzazione di film come Easy Rider nel 1969 e L'ultimo spettacolo nel 1971.
La sua seconda regia, Cinque pezzi facili, divenne un successo di critica in America e un notevole incasso all'estero, rendendo Rafelson capostipite di una nuova generazione di registi ispirati allo stile della New Wave francese. Il regista Ingmar Bergman ha espresso ammirazione per il suo successo.
Interpretato da Jack Nicholson nei panni di Bobby Dupea, Cinque pezzi facili è un road movie basato sui personaggi che rifletteva la visione di Rafelson di un personaggio che soffriva di un dolore profondo e nascosto. In un'intervista, Rafelson, figlio di un produttore di cappelli e di una madre alcolizzata e violenta, ha affermato che Dupea era un personaggio in fuga. "Ho cercato di scappare dal mio passato da quando avevo 14 anni", ha detto il regista.
I primi film di Rafelson hanno segnato una nuova profondità nel cinema americano. Ha esaminato le famiglie disfunzionali, l'ambizione contrastata e l'alienazione in Cinque pezzi facili, Il re dei giardini di Marvin nel 1972 e Il gigante della strada nel 1976.
Cinque pezzi facili, candidato a quattro Oscar, incluso quello per il miglior film, ha anche lanciato Jack Nicholson nell'olimpo delle star offrendogli la sua prima nomination come miglior attore. Rafelson avrebbe poi lavorato con Nicholson come co-sceneggiatore o regista di film tra cui Il postino suona sempre due volte nel 1981 e Sangue e vino nel 1996. L'attore ha detto di considerare Rafelson parte della sua "famiglia surrogata".
In realtà la collaborazione tra i due era nata su toni molto più lievi con Sogni perduti, incentrato sui Monkees, un gruppo rock fabbricato sul modello dei Beatles, al centro dell'omonima serie di successo della NBC creata da Rafelson e Schneider. Lo show è andato in onda dal 1966 al 1968, fruttando a Bob Rafelson un Emmy per la miglior serie comica nel 1967.
Tra i lavori di Rafelson si segnala anche la regia del video del successo di Lionel Richie del 1983 All Night Long (All Night), che abbinava la contagiosa ballata pop a un ritratto colorato e astratto di una festa al tramonto.
Insieme a cinque pezzi facili, selezionato per la conservazione dalla Library of Congress nel 2000, e il suo lavoro come produttore per BBS, Rafelson sarà ricordato per aver dato lanciato le carriere di attori tra cui Jeff Bridges e Sally Field ne I giorni del cielo ed Ellen Burstyn, che raccomandò a Peter Bogdanovich per l'ultimo spettacolo.