Blonde porterà sul grande schermo la storia di Marilyn Monroe, iconico ruolo affidato ad Ana de Armas, e la scrittrice Joyce Carol Oates ha lodato il film diretto da Andrew Dominik.
Il progetto, che verrà distribuito da Netflix, sembra destinato a far parlare di sé ai festival internazionali autunnali e nella corsa agli Oscar.
Oates ha ora svelato di aver potuto vedere Blonde in anteprima e di aver apprezzato l'adattamento del romanzo, un'opera di oltre 700 pagine che inizialmente sembrava destinata a diventare una miniserie.
La scrittrice ha ora dichiarato: "Andrew Dominik è un regista davvero brillante. Penso sia riuscito a mostrare l'esperienza di Norma Jeane Baker dalla sua prospettiva, piuttosto che mostrarla dall'esterno, con uno sguardo maschile su una donna. Si è immerso nella sua prospettiva".
A conquistare Joyce è stata inoltre l'interpretazione di Ana de Armas: "Penso abbia dovuto sottoporsi a quattro ore di trucco. Quando vedi questi attori sullo schermo non esistono realmente. Si tratta di un'immagine fantastica, ma renderla viva vuol dire sopportare una buona dose di angoscia".
La scrittrice ha quindi ricordato che Marilyn Monroe ha dovuto affrontare una situazione molto complicata: "Ha ottenuto la fama nel mondo, ma non è un'identità con cui vivi. Si tratta di una situazione che ha portato molti uomini a guadagnare tanti soldi, ma lei non ne ha ottenuti molti. Quando è morta, a 36 anni, non aveva nemmeno abbastanza soldi per un funerale dignitoso. Mentre Marilyn invecchiava si ritrovava a ricevere ancora questi ruoli adatti a una giovane starlet, e si sentiva umiliata. Non puoi continuare a interpretare questa sciocca bionda quando stai per compiere 40 anni. Alcune persone dicono che si è suicidata. Non penso sia necessariamente così. Penso sia morta di qualcosa come una disperazione estrema".
Gli spettatori dovranno attendere il 23 settembre prima di vedere Blonde sugli schermi di Netflix.