Blake Lively e Justin Baldoni hanno concluso il 2024 dando il via libera ai propri avvocati. L'attrice ha infatti fatto causa al collega e al suo team sostenendo di essere stata vittima di molestie sessuali e di un tentativo di essere screditata, mentre il regista di It Ends With Us ha deciso di denunciare il New York Times per diffamazione.
La causa intentata da Blake Lively
Gli avvocati di Blake Lively sostengono che l'attrice sia stata attaccata pubblicamente dopo che Justin Baldoni ha assunto un team esperto in pubbliche relazioni con lo scopo di impedire a lei, e alle altre persone coinvolte nelle riprese del film, di parlare apertamente dell'ambiente ostile creato dall'attore e dal produttore Jamey Heath, co-CEO di Wayfarer.
Gli avvocati sostengono che sia stato violato il contratto della star e si siano verificati dei comportamenti vietati legalmente. Blake chiede quindi che si faccia giustizia per le minacce e la sofferenza causata a lei e agli altri membri del cast e della troupe.
La risposta dell'attore e regista
Baldoni e il suo team, composto anche dalle PR Melissa Nathan e Jennifer Abel, hanno invece chiesto di ottenere 250 milioni di dollari come risarcimento per le notizie diffuse dal New York Times, sostenendo che sia stato pubblicato un articolo diffamatorio il 20 dicembre.
Il regista di It Ends with Us - Siamo noi a dire basta sostiene che i messaggi diffusi online siano stati modificati e tolti dal loro contesto originale con lo scopo specifico di sviare l'opinione pubblica e diffondere notizie false.
Le esperte in comunicazione, negli ultimi giorni, hanno inoltre dichiarato di non aver mai dovuto agire per proteggere il proprio cliente, visto che su internet gli utenti si erano già schierati contro Blake senza il loro intervento. I messaggi pubblicati, invece, erano parte di conversazioni private in cui si scherzava sui problemi dell'attrice, che aveva reso difficile la vita a Justin.
Baldoni e Heath, inoltre, hanno sostenuto che si siano diffuse false informazioni, dichiarando che il produttore non è mai entrato volutamente nella roulotte della star mentre era svestita e stava allattando, come dimostrerebbero dei messaggi in cui è Blake a dargli appuntamento per parlare di alcune questioni lavorative, che la star si è ripetutamente rifiutata di parlare con un coordinatore di intimità durante le prime fasi delle riprese costringendo Justin ad affrontare con lei l'organizzazione delle scene di sesso, e che il video che l'ex protagonista di Gossip Girl aveva pensato inizialmente fosse pornografico fosse un innocuo filmato realizzato durante la nascita del figlio del regista che è stato mostrato solo per delineare i ciak della scena del parto presente nel film.