Blake Lively in Paradise Beach - Dentro l'incubo interpreta una surfista che dovrà lottare con le unghie e con i denti per sfuggire all'attacco di un famelico squalo. Recentemenente l'attrice - sposata con Ryan Reynolds - è stata presa di mira da un gruppo di ambientalisti perchè, a quanto pare, l'attrice avrebbe messo in pericolo la vita di uno squalo.
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Non è un'accusa diretta ai danni dell'attrice, ma secondo la petizione lanciata da Valerie Fay sul sito Care2, si ritiene che il film metta in serio pericolo la salvaguardia delle creature marine. "Il film lancia un messaggio sbagliato. Blake Lively è responsabile di perpetuare una falsa credenza che gli squali devono essere uccisi e non aiutati", ha affermato Valerie Fay in una nota. Concludendo che "secondo uno studio della National Geographic, ogni essere umano ucciso da uno squalo, l'uomo uccide circa due milioni di squali".
Prima di questa petizione - che ha raggiunto più di 21 mila firme - l'Usa Today in un articolo aveva già confermato tutte le affermazioni di Valarie Fay. Per questo la donna sta cercando di spingere Blake Lively a donare una parte degli incassi di Paradise Beach per la conservazione e la salvaguardia degli squali in via di estinzione.
"Stiamo chiedendo di donare appena l'1% degli incassi per supportare una buona causa", scrive Valerie Fay. La Lively non è rimasta certo inerme di fronte a tutto questo.
Lo scorso primo giugno l'attrice ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto di un dipinto che ritrae un immenso squalo bianco in uno sciame di farfalline colorate: "Sono creature meravigliose che vanno tutelate. Ringrazio chi mi ha aiutato a conoscere l'importanza e la bellezza delle creature del mare".