Berlino 2020 dedicherà la retrospettiva a King Vidor. L'annuncio della rassegna dedicata al grande regista americano è il primo relativo al programma della prossima edizione-anniversario (20 febbraio - 1 marzo 2020) che segna i sette decenni di vita della prestigiosa manifestazione cinematografica tedesca.
La retrospettiva sarà composta da trentacinque titoli su oltre cinquanta che compongono la sterminata filmografia di King Vidor. Carlo Chatrian, neo-direttore artistico del festival, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "King Vidor era convinto che il cinema potesse trasmettere un messaggio al mondo, e per raggiungere tale scopo era disposto a cambiare il linguaggio cinematografico di cui si serviva. Perciò oggi è, forse più di altri maestri del passato con uno stile ben riconoscibile, una fonte d'ispirazione per coloro che vogliono raffigurare il nostro mondo che cambia sempre più rapidamente".
Berlinale: Carlo Chatrian sarà il nuovo direttore artistico?
Nato nel 1894 e morto nel 1982, King Vidor ha avuto una carriera di quasi settant'anni: debuttò dietro la macchina da presa nel 1913, dopo aver precedentemente lavorato come proiezionista, e si congedò nel 1980 con The Metaphor, un cortometraggio documentario. Fu tra i più acclamati registi sotto contratto alla MGM durante l'era del muto con capolavori come La folla, che gli valse la prima delle sue cinque candidature all'Oscar (ricevette un Academy Award onorario nel 1979). Tra i suoi lungometraggi più noti citiamo Duello al Sole, La fonte meravigliosa e Guerra e pace. Fu anche l'autore, non accreditato, delle sequenze in Kansas ne Il mago di Oz, quando Victor Fleming dovette lasciare il set per completare le riprese di Via col vento. Vidor ha anche un legame stretto con la Berlinale: fu presidente della giuria della dodicesima edizione, nel 1962, anno in cui vinse Una maniera d'amare di John Schlesinger.