Fiona Harvey ha rivelato di essere la fonte di ispirazione per il personaggio di Martha nella serie Baby Reindeer, rivelando che ha intenzione di fare causa a Netflix.
La donna, che ha 58 anni ed è un avvocato, sostiene che Richard Gadd abbia offerto una rappresentazione sopra le righe di lei e mentito, non essendo mai stata in prigione.
Le accuse della "vera Martha"
Harvey, intervistata dal Daily Record, ha parlato di Baby Reindeer sostenendo: "Niente di tutto questo è accaduto, è un mucchio di spazzatura". Fiona ha quindi intenzione di fare causa a Richard Gadd e a Netflix dopo il successo ottenuto dalla serie sulla piattaforma di streaming.
La donna ha sostenuto che il racconto di come Martha abbia stalkerato e reso la vita del comico un vero incubo sia totalmente inventato e portato all'estremo: "Non ho soldi, ma sono un avvocato capace, quindi mi rappresenterò da sola".
Netflix ha rivelato che i messaggi ricevuti via e-mail mostrati nella serie sono quelli realmente ricevuti da Gadd dalla sua stalker, tutti che si concludevano con la scritta "inviato dal mio iPhone", nonostante la donna non lo possedesse.
Nella serie Donny Dunn, personaggio ispirato alla sua esperienza personale, rivela che Martha gli ha mandato oltre 40.000 e-mail, 350 ore di messaggi vocali, 744 tweet, 45 messaggi su Facebook e lettere per un totale di 106 pagine.
La possibile causa legale
L'avvocato Rory Lynch, che ha una specializzazione nel campo della diffamazione e della privacy, sostiene che Harvey potrebbe avere le basi per fare causa al filmmaker perché le persone sono riuscite a scoprire la sua identità individuando un tweet inviato a Gadd nel 2014 in cui Harvey faceva riferimento, come accade nella serie, alle sue tende.
Nella vita reale ci sono altri elementi usati nella serie come il fatto che Laura Wray abbia fatto causa a Harvey dopo che la donna aveva accusato lei e il marito, il politico laburista Jimmy Wray, di aver abusato del figlio, nato con una rara malattia cromosomica. Laura ha ammesso di aver visto la serie e che la somiglianza tra Fiona e Martha sia evidente.
Gadd, nel 2017, si era rivolto alla polizia sostenendo di essere vittima di stalking.
Harvey sostiene invece di essere vittima di Gadd che con la sua serie avrebbe portato a metterla al centro dell'attenzione, arrivando a ricevere anche più di una minaccia di morte: "Gadd e Netflix l'hanno presentata come una storia vera e ora qualche omuncolo del North Carolina mi minaccia di morte perché pensa che sia vera. Ma penso si debba essere realmente stupidi per crederlo".
Sui suoi profili social Fiona ha parlato apertamente della serie auto-identificandosi come la vera Martha e nella serata di domani andrà in onda un'intervista con lei rilasciata a Piers Morgan.