Gli sceneggiatori di Avengers: Infinity War hanno svelato che una battuta del film è farina del sacco di Taika Waititi. Per l'esattezza, il contributo del cineasta neozelandese si trova nella scena in cui Thor incontra i Guardiani della Galassia e decide come procedere nella missione per sconfiggere Thanos. Il suo piano è di procurarsi una nuova arma, in grado di uccidere il villain, sul pianeta Nidavellir, lo stesso luogo dove fu forgiato il suo martello Mjolnir. Drax commenta che il nome del pianeta sembra inventato, e la risposta di Thor è stata scritta da Waititi: "Tutte le parole sono inventate." Christopher Markus ha commentato durante un Watch Party che la battuta forse era opera di Chris Hemsworth, spingendo il collega Stephen McFeely a correggerlo: "Taika."
Anche se la sceneggiatura di Avengers: Infinity War è attribuita esclusivamente a Christopher Markus e Stephen McFeely, la scrittura del film ha avuto luogo con la collaborazione e la consulenza degli altri cineasti del Marvel Cinematic Universe. Taika Waititi, all'epoca al lavoro su Thor: Ragnarok, ha contribuito alla caratterizzazione del dio del tuono, mentre James Gunn si è assicurato che i Guardiani della Galassia fossero usati nel modo giusto, scrivendo gran parte delle loro battute e partecipando a due decisioni narrative: la canzone usata per l'introduzione del team l'ha suggerita lui, e insieme a Chris Pratt ha proposto che Star-Lord cercasse veramente di sparare a Gamora per impedire a Thanos di sfruttarla per trovare la Gemma dell'Anima (nella prima versione della sceneggiatura esitava).
Non è la prima volta che simili contributi non menzionati ufficialmente nei credits fanno capolino in un film Marvel: il primo lungometraggio di Captain America, anch'esso attribuito a Markus e McFeely, è stato in gran parte riscritto da Joss Whedon, il quale ha anche messo mano ad alcune sequenze di Thor: The Dark World.