Avengers: Endgame riprenderà il 24 aprile la narrazione dopo la vittoria di Thanos e una recente intervista rilasciata a Empire svela che il terrificante schiocco di dita del villain inizialmente non avrebbe dovuto essere inserito in Infinity War.
Gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno infatti raccontato: "Nella prima bozza dello script c'era così tanto da raccontare che abbiamo pensato fosse necessario inserire lo schiocco nel primo atto di Endgame. Per molti anni abbiamo parlato di quel finale".
Kevin Feige, a capo di Marvel Studios ha poi proseguito sottolineando: "Per questo motivo abbiamo deciso di adattare per il grande schermo Il Guanto dell'Infinito. Qual'era la cosa più sconvolgente che avremmo potuto fare? Concludere il film con lo schiocco. Mi rendo conto che le persone ritengano il finale di Infinity War come un vero e proprio cliffhanger, tuttavia c'è un epilogo ed è quello in cui Thanos vince".
Kevin Feige ha inoltre rivelato di aver temuto le reazioni dei fan alla visione del film diretto dai fratelli Russo: "Ero totalmente sicuro, al 100%, di quel finale o almeno lo sono stato fino al lunedì che precedeva l'uscita di Avengers: Infinity War nelle sale. Poi ho iniziato a pensare 'O mio dio, che cosa abbiamo fatto?'. Prima del film le persone continuavano a dire 'sono storie prevedibili, alla fine l'eroe vince sempre'. E per anni ho pensato 'Aspettate e poi vedrete'".
In Avengers: Endgame il numero dei protagonisti, considerando quanto accaduto, sarà minore e la narrazione per questo motivo sarà completamente diversa. I registi hanno confermato che la trama di Avengers: Endgame affronterà anche il tema di come si affronta una perdita così importante e Thor si sentirà in colpa perché era riuscito solo a ferire Thanos e non a ucciderlo. Il film si muoverà quindi in un terreno inesplorato nel Marvel Cinematic Universe, dando spazio a un'evoluzione profonda di questo universo.
Nel nuovo capitolo della saga ritorneranno poi al centro gli Avengers originale, in particolare Captain America che ha sempre rappresentato un punto di riferimento, anche dal punto di vista emotivo.