In attesa dell'arrivo al cinema di Avengers: Infinity War i fan si interrogano sul passato e sul futuro della saga degli Avengers. Infinity War e il suo sequel, previsto per il 2019, metteranno un punto fermo sulla saga degli Avengers. Alcuni eroi moriranno, altri si evolveranno, quel che è certo è che niente sarà più come prima.
Nel frattempo sono in molti a mettere a confronto la visione degli Avengers più moderna e cinetica dei fratelli Russo con quella più riflessiva e dialogica di Joss Whedon, autore dei primi due capitoli della saga. A riflettere sul tema è la star Elizabeth Olsen, interprete di Scarlet Witch.
"La principale differenza è che Joss ha scritto tutto. Quando scrive interpreta tutti i personaggi, cerca di provare le scene di lotta e poi scrive. I Russo, invece, delegano, e si fidano dei loro collaboratori. Non dico che Joss non si fidi, ma è molto faticoso fare il regista e poi tornare a casa e riscrivere le scene della settimana dopo. In produzioni così massicce servono differenti dipartimenti, forse in questo modo c'è maggior libertà."
Leggi anche:
Il metodo di lavoro di Joss Whedon spiegherebbe alcune difficoltà e discrepanze nei plot di The Avengers e Avengers: Age of Ultron visto che il regista si è dato da fare in prima persona per equilibrare le due pellicole. A confronto l'organizzazione militaresca dei fratelli Russo evita la pressione eccessiva sui due registi. Nel caso di Infinity War i Russo si sono trovati a tessere le fila di una pellicola con oltre 70 personaggi. Un'impresa impossibile da compiere senza l'adeguato supporto.
Elizabeth Olsen ci tiene però a precisare: "Non dico che un metodo sia migliore dell'altro. Joss conosce i suoi personaggio meglio di chiunque altro, vive e respira insieme a loro. All'inizio delle riprese i Russo danno più libertà e ti dicono 'Hai il controllo del tuo personaggio. Se manca qualcosa, dillo, intervieni".
Continua a seguirci su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+ e Telegram per aggiornamenti, notizie, e curiosità su film e serie TV!