L'antagonista che dà il titolo ad Avengers: Age of Ultron, secondo film dedicato alla grande squadra di supereroi Marvel, non ha la stessa origine della sua controparte fumettistica, per ragioni produttive. Nell'universo cartaceo, infatti, la perfida intelligenza artificiale è una creatura di Hank Pym, ma non si poteva mantenere quel dettaglio sullo schermo.
Come spiegato da Joss Whedon alla rivista Empire durante una visita sul set di Avengers: Age of Ultron nel 2014, l'origine cartacea del villain non era utilizzabile a causa di un altro cineasta: Edgar Wright, che all'epoca doveva ancora girare Ant-Man e aveva la precedenza assoluta per l'introduzione cinematografica di Hank Pym. Per lo stesso motivo, Hank e sua moglie Janet, inizialmente considerati per il primo The Avengers, non apparirono neanche nel film del 2012.
L'altro motivo, svelato da Whedon nella medesima intervista, riguardava il legame di Ultron con gli Avengers: era necessario che fosse creato da uno di loro, e di conseguenza la scelta logica era Tony Stark, con l'aiuto di Bruce Banner. Arrivati a quella soluzione, la presenza di un terzo scienziato diventava superflua, nonostante il mancato uso di Pym fosse la lamentela principale dei fan durante le riprese, oltre che il titolo del film (dato che il lungometraggio non c'entra nulla con l'omonima storyline a fumetti, dove Ultron conquista il mondo e i vari eroi Marvel devono viaggiare nel tempo per sconfiggerlo).
Ultron è poi tornato nella prima stagione di Marvel's What If...?, dove riesce a impossessarsi delle Gemme dell'Infinito e invadere altri mondi nel Multiverso. Come spiegato dagli autori, era il loro modo di mostrarlo al massimo del suo potenziale, dato che al cinema aveva avuto diritto a un solo film dove viene definitivamente distrutto alla fine, mentre Thanos era stato promosso a villain principale dell'intera Infinity Saga (forse anche per questo motivo, nella serie animata, Ultron uccide il Titano in pochi secondi, come contrappasso ironico e beffardo).