Armie Hammer, durante una conversazione con Bill Maher, ha commentato il contenuto di alcuni messaggi legati al cannibalismo che aveva inviato alle sue amanti sostenendo che su Grindr gli utenti si scambiano frasi di gran lunga peggiori.
L'attore ha parlato apertamente della sua situazione e di quanto gli è accaduto, offrendo anche la sua opinione sulla cancel culture.
La spiegazione di Armie Hammer
In un video di oltre un'ora condiviso online, la star di Chiamami col tuo nome e Operazione U.N.C.L.E. ha ammesso che, se la sua vita fosse continuata come qualche anno fa, avrebbe sicuramente perso la vita a causa delle sue scelte, bevendo troppo e facendo uso di sostanze stupefacenti, oltre ad avere dei comportamenti davvero rischiosi e pazzi.
L'ex star del cinema ha inoltre ribadito che ormai nessuno è al sicuro dalla cancel culture e potrebbe perdere tutto quello che ha costruito negli anni in modo rapido e immediato.
Successivamente Armie Hammer ha spiegato: "Ho tradito mia moglie. Usavo le persone per sentirmi meglio. Ero insensibile e sconsiderato con le persone, le loro emozioni e il loro benessere. Volevo quello che volevo e lo avrei preso ad ogni costo, anche se il costo emotivo degli altri sarebbe stato davvero alto. E questo è un comportamento di m**da. Ci sono alcuni elementi del mio comportamento di cui devo assumermi la responsabilità, perché è fondamentale per me imparare e crescere".
Armie Hammer: "Le accuse di cannibalismo hanno decretato la fine della mia carriera"
L'attore ha sottolineato che i suoi comportamenti non sono sicuramente apprezzabili e condivisibili da tutti e che i suoi messaggi erano piuttosto discutibili, ma persino le frasi sul cannibalismo andrebbero messe a confronto con altre realtà. Hammer ha dichiarato: "Tutti i miei amici gay dicevano: 'Tesoro, ho visto i tuoi messaggi di testo. Tutto qui?!'. E mi hanno detto: 'Oh mio Dio, se le persone entrassero in Grindr e rendessero pubbliche le chat di Grindr, nessuno di noi avrebbe più un lavoro'".