Mel Gibson sconvolse Richard Donner durante la lavorazione di Arma letale 2, confessandogli i suoi problemi con l'alcool. L'attore gli confidò infatti la sua abitudine di consumare circa due litri di birra per colazione ogni mattina.
Un'ammissione che sorprese il cineasta, dato che Gibson sul set si comportava sempre in modo esemplare, essendo noto per la sua professionalità e puntualità. L'alcolismo, nato quando l'attore aveva solo 13 anni, gli aveva però creato qualche problema fuori dall'ambiente lavorativo: nel 1984 gli fu proibito di guidare in Canada dopo un incidente dovuto all'alcool, e di conseguenza Gibson si ritirò per oltre un anno in Australia, dove possedeva una fattoria, per disintossicarsi. Tentativo vano, poiché le controversie fuori dai set continuarono nel 2006, quando Gibson fu arrestato per ubriachezza al volante, e solo in quell'occasione prese sul serio la decisione di smettere di bere.
Un curioso retroscena, questo di Arma letale 2, che mostra quanti scheletri Mel Gibson avesse nell'armadio già allora, sintomatici di un problema che gli causò diverse difficoltà professionali dopo l'arresto nel 2006: per circa dieci anni fu praticamente impossibile per lui lavorare, salvo interventi di amici fidati come Jodie Foster, al punto che una parte scritta appositamente per lui in Una notte da leoni 2 fu riassegnata in seguito a proteste del cast.
Ultimamente è tornato in pianta abbastanza stabile davanti e dietro la macchina da presa, con tanto di candidature agli Oscar per ]La battaglia di Hacksaw Ridge, e sta lavorando al sequel de La passione di Cristo. Diverso il discorso per Richard Donner, che è fermo come regista dal 2006, mentre come produttore ha lavorato a X-Men - Le origini: Wolverine nel 2009. Recentemente è stato annunciato che lui, Gibson e Danny Glover dovrebbero tornare per un quinto episodio del franchise poliziesco, intitolato Lethal Finale.