Jason Momoa, protagonista di Aquaman, si è schierato in difesa dei cinecomic e dei film sui supereroi, rispondendo alle critiche che, nel corso del tempo, sono giunte da registi e attori internazionali, tra cui Martin Scorsese e Matt Damon.
Manca ancora un anno e mezzo all'uscita nelle sale di Aquaman and the Lost Kingdom, fissata per dicembre 2022, eppure negli ultimi mesi il film di James Wan è già finito più volte sotto i riflettori. Di recente, ad esempio, non sono mancate le polemiche legate alla conferma di Amber Heard nel ruolo della principessa Mera. Nelle ultime ore, invece, il protagonista Jason Momoa ha richiamato in causa alcune polemiche non nuove ma neanche mai sopite del tutto.
In una nuova intervista rilasciata al New York Times, infatti, l'attore statunitense ha scelto di difendere l'intera categoria dei cinecomic, spesso presa di mira da personalità illustri del cinema mondiale. Dopo Iron Man del 2008, il mondo dei supereroi ha iniziato ad infrangere qualsiasi record al botteghino ma, evidentemente, questa ascesa ha fatto storcere più di un naso. Matt Damon, ad esempio, ha affermato che lo streaming ed i cinecomic hanno stravolto il panorama cinematografico internazionale e, allo stesso modo, l'acclamato regista Martin Scorsese ha criticato questo genere di film mentre promuoveva il suo The Irishman nel 2019, scatenando il contraccolpo dei fan dei film basati sui fumetti Marvel e DC.
Jason Momoa li ha difesi, dichiarando che dire che i film di supereroi non siano vero cinema è come dire che la musica pop non sia "vera musica". Per Momoa, però, "è tutto soggettivo". Per come la vede lui, i cinecomic sono in grado di trasmettere messaggi più profondi tanto quanto i film più seri, indicando i temi delle questioni ambientali di Aquaman come prova che anche il genere dei supereroi sia in grado di toccare temi pesanti.
"È come quando la gente dice che la musica pop non è vera musica. Ma sai quanto sia difficile far ascoltare la tua musica alla gente? È tutto soggettivo. Cerco di non prendermela per queste cose. I film sui supereroi sono intrattenimento ma sono anche come la mitologia greca: hanno momenti buoni ed altri cattivi e più strazianti", ha dichiarato Momoa, aggiungendo: "E, perbacco, spazzi via altre forme d'arte se smetti di fare film del genere. Stai togliendo gli effetti visivi, stai togliendo quello che puoi fare con il trucco. Non sono uno che viene assunto per recitare in un sacco di generi cinematografici ma, essendo in grado di fare un film sui supereroi, posso fare un film su qualcosa a cui tengo davvero. Ho una visione totale di Aquaman. Ci sono anche problemi ambientali che vengono affrontati. Quindi, mentre dici 'Oh sì, questo è solo un film commerciale, io dico 'Beh, con questo film riesco anche ad aprire gli occhi delle persone su temi che sono importanti per me'".