Arriva negli schermi di tutta Italia, a partire dal 30 luglio, l'atteso Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie , diretto da Matt Reeves e interpretato da Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman e Keri Russell. Un film "apocalittico", come lo definisce il regista Matt Reeves, all'indomani della quasi totale autodistruzione del genere umano a causa di un virus creato in laboratorio. Ma anche "epico e intimo" dove accanto alla grandiosità delle scene di massa è presente l'umanità dei sentimenti, sia negli umani sopravvissuti che nelle evolutissime scimmie. Due specie con gli stessi desideri e gli stessi sentimenti, due specie in cui coesistono buoni e cattivi, due specie che potrebbero convivere e che invece si fronteggiano e si scontrano per chi avrà la supremazia.
Ma Apes Revolution non è semplicemente un film sulla guerra tra umani e scimmie, bensì sulla minaccia, lo spettro della guerra. Un film interpretato da splendidi attori, sia tra gli umani che tra le scimmie. Su tutti Andy Serkis, che dà espressione e movimento al capo dei primati Cesare. Seppur collegato alla storica saga de Il pianeta delle scimmie, che ha appassionato generazioni di spettatori, Apes Revolution è un racconto che vive di vita propria e che narra in modo avvincente e spettacolare l'eterno conflitto tra uomo e natura. Il film è girato quasi interamente on location in Canada, nei boschi selvaggi nei dintorni di Vancouver, con un tempo freddo e inclemente, a New Orleans in estate e poi a San Francisco. Molta natura e poco green screen, fatto unico più che raro per un film realizzato in 3D. Mezzi colossali e grande tecnologia, sempre più avanzata grazie alla Weta, e impegno di energie e risorse economiche per un budget stellare. In Italia esce il 30 luglio distribuito dalla Twentieth Century Fox, a pochi giorni di distanza dall'uscita estiva nel resto del mondo.