Andor, per Tony Gilroy il successo dello show va a The Mandalorian: "Senza Baby Yoda, Andor non ci sarebbe"

Lo showrunner di Andor, Tony Gilroy, ha spiegato quanto The Mandalorian sia stato importante per il successo della serie di Star Wars, spiegando anche come abbia ben collegato il suo prequel, Rogue One: A Star Wars Story.

Una scena di Andor

Andor, lo spin-off di Rogue One, è stato sin dall'inizio un oggetto anomalo nel panorama galattico di Star Wars. Più vicino a un thriller politico che a una space opera tradizionale, la serie firmata da Tony Gilroy ha scelto di raccontare la ribellione partendo dai volti e non dagli effetti speciali, con un ritmo dilatato e un'impostazione narrativa adulta, quasi teatrale. Eppure, proprio per questo suo taglio così audace e fuori dai binari, Andor ha potuto esistere solo grazie a chi aveva già spianato il terreno, come The Mandalorian e i suoi protagonisti. Lo ha ammesso lo stesso Gilroy.

Lode e gloria a Baby Yoda (secondo Tony Gilroy)

In un'intervista a Empire, Tony Gilroy spiega come la serie è stata una fortunata eccezione nel sistema, grazie al successo delle serie che l'hanno preceduto: "Andor non succederà mai più. Non perché siamo così bravi, ma perché nessuno potrà più iniziare un progetto di questa scala, girato dal vivo, con queste risorse e con una protezione simile".

Andor ottiene il punteggio più alto su Rotten Tomatoes dall'uscita di The Mandalorian Andor ottiene il punteggio più alto su Rotten Tomatoes dall'uscita di The Mandalorian

Dietro la riuscita dell'esperimento Andor, infatti, secondo Gilroy non ci sono solo scelte autoriali coraggiose, ma anche una rete di altri successi che ha permesso al progetto di respirare. "Kathy [Kennedy] ci ha protetti. La Lucasfilm ci ha protetti. Bob Iger ci ha protetti. Il pubblico ci ha protetti. Ma anche The Mandalorian ci ha protetti", ha dichiarato Gilroy con gratitudine. "Il successo di The Mandalorian è stato la piattaforma su cui abbiamo potuto lanciarci. Senza Baby Yoda, non ci sarebbe stato Andor. Davvero. E sappiate che ne siamo pienamente consapevoli."

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Gilroy ha anche voluto respingere ogni narrazione tossica che cerca di mettere in competizione il suo lavoro con quello di Jon Favreau e Dave Filoni: "Online cercano di dividerci, è orribile quello che si dice. Ma la verità è che senza di loro, non avremmo avuto la forza per andare avanti." In origine si era pensato a cinque stagioni per Andor, ma quel sogno è stato ridimensionato: la serie si chiuderà con la seconda stagione, ma resterà una pietra miliare, una di quelle cose che accadono una sola volta, e per caso, nell'universo.