Alec Baldwin è stato ospite dell'ultima puntata del podcast di David Duchovny, Fail Better, e si è aperto nuovamente sulla tragica vicenda che l'ha coinvolto in prima persona sul set del film Rust.
Dopo l'archivio della causa in cui era accusato di omicidio colposo nei suoi confronti per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins, Baldwin ha raccontato di essere in possesso di nuove informazioni che sarebbero emerse in tribunale e che l'avrebbero scagionato.
La sparatoria e la morte di Halyna Hutchins
La tragedia sul set di Rust è avvenuta il 21 ottobre 2021 in Nuovo Messico, quando Baldwin sparò con un'arma di scena che conteneva un vero proiettile. L'incidente causò la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins e il ferimento del regista Joel Souza. Baldwin ha sempre sostenuto di non aver premuto il grilletto.
In seguito alle indagini, Baldwin e l'addetta alle armi sul set Hannah Gutierrez-Reed si sono dichiarati non colpevoli di fronte alle iniziali accuse. In seguito, Gutierrez-Reed è stata accusata di aver inquinato le prove ed è stata condanna a 18 mesi di carcere per omicidio colposo.
L'accusa e la verità ancora da scoprire
Dopo una prima accusa archiviata, Alec Baldwin è stato nuovamente incriminato dal gran giurì, prima che la giudice Mary Marlowe Sommer, decidesse di archiviare il caso con pregiudizio lo scorso mese di luglio.
"Penso che ci sia ancora molto da scoprire" ha dichiarato Baldwin nel podcast "Ma il mio prossimo passo sarà il mio sforzo, che avrà indubbiamente successo, per rivelare ciò che è accaduto. Stavo reagendo ed ero sulla difensiva. Venivo accusato ed ero incriminato. La verità di ciò che è successo non è mai stata raccontata, verranno fuori altre cose nei prossimi atti legali. Negli ultimi anni le persone hanno banchettato sulla mia pelle" accusa l'attore, che sostiene come molte persone gli abbiano impedito di tornare a lavorare a Hollywood.