Tre anni dopo il tragico incidente sul set di Rush, dove ha perso la vita la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, Alec Baldwin ancora non si dà pace. L'attore americano, ospite del Torino Film Festival 2024, dove è intervenuto per ritirare il premio alla carriera Stella della Mole, ha confessato di non riuscire a guardare il western, anche se si augura che venga distribuito in sala.
"Questa è ovviamente la cosa più difficile che abbia mai affrontato in vita mia", ha detto Alec Baldwin a Variety. "Oltre alle vittime, la cosa che più mi addolora è quanto ha sofferto mia moglie, è rimasta traumatizzata. Quando sei sposato con qualcuno e tutto sta andando bene, hai sette figli e all'improvviso tutto crolla. Stiamo cercando di superarlo, ma il film sarà macchiato per sempre da questo incidente".
La visita di Baldwin a Torino segna la sua prima apparizione a un festival dopo la tragedia sul set e il conseguente processo omicidio colposo (Baldwin maneggiava la pistola al momento dell'incidente), che è stato archiviato a luglio per mancanza di prove da parte dell'accusa.
Il dramma sul set e le sue conseguenze
Durante la sua permanenza torinese, Alec Baldwin ha riflettuto sul ruolo chiave del cinema contemporaneo per informare l'opinione pubblica affrontando temi scottanti. Il discorso è tornato, però, inevitabilmente su Rush e sulla macchia indelebile che accompagnerà la vita del western.
"È triste perché quando abbiamo iniziato, mi sono impegnato aiutandoli a scrivere una sceneggiatura e a dar vita al progetto. Ho sopportato molteplici alti e bassi, abbiamo cercato i soldi, le location, sono rimasto legato al progetto per un paio d'anni" ha ricordato l'attore. "Poi finalmente ce l'abbiamo fatta. Quando siamo arrivati sul set eravamo tutti euforici. Eravamo così felici! Come tutti i film indipendenti, avevamo poco tempo e un programma serrato. Ma eravamo tutti felici di essere lì, eravamo felici di fare il film. E sono felice che il film sia stato completato. È stata una tale tragedia, che ovviamente faremmo qualsiasi cosa per tornare indietro e cancellarla. Ma adesso voglio lasciarmi alle spalle tutto ciò che riguarda Rust per poter andare avanti e ed essere un padre per i miei figli".
Baldwin ammette poi: "A 66 anni devo trovare l'energia per i miei figli. Gli ultimi due anni di questa situazione mi hanno distrutto, mi hanno prosciugato. E ho un obbligo come ogni altro uomo che è padre, ho l'obbligo di risparmiare la mia parte migliore per i miei figli. Questa è stata la parte difficile per me".