Ha preso il via ieri, domenica 11 settembre, il Sole Luna Treviso Doc Film Festival. L'evento, che vede in concorso oltre 30 opere documentaristiche da tutto il mondo, 3 sezioni di gara e ben 6 giurie chiamate a valutarle, con la presidenza di Lucia Gotti Venturato, si è aperto in una giornata dedicata alle vittime della tragedia del 2001 e a tutti coloro che hanno perduto la propria vita a causa dei terrorismi.
Lo sguardo puntato sui diritti umani universali, sulla loro tutela e sulle storie della loro violazione che da sempre caratterizza Sole Luna Doc Film Festival, quest'anno si allarga e si affina tanto da diventare oggetto di una sezione esclusiva di film in gara: Human Rights, che ha visto la genesi anche grazie alla nuova partnership di Sole Luna col festival dei Diritti Umani di Milano, svoltosi nella sua prima edizione lo scorso maggio.
Tra le pellicole selezionate troviamo The Bride Of The Nile di Edouard Mills-Affif che alza il velo sui diritti delle donne e sul fenomeno delle spose bambine, Irawaddy Mon Amour del team di registi Nicola Grignani, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli sui diritti LGBT in Birmania, Accademia della follia di Anush Hamzehian sul rispetto di ogni genere di malattia il francese Not Yo Mama's Movement di Rokhaia Diallo, che accende i riflettori sulla nuova generazione di attivisti in lotta contro le derive razziste dell'America di oggi e la coproduzione israelo-canadese Vita Activa. The Spirit Of Hannah Arendt di Ada Ushpitz.
My Journey è invece il nome della sezione che include film dove uomini e donne sono protagonisti di straordinari viaggi fisici e mentali, lungo direttrici che ne modificano la consapevolezza, invitando lo spettatore a fare altrettanto. Tra tutti, il pachistano A Walnut Tree di Ammar Aziz, personalissima e commovente indagine di un anziano, che vive in un campo profughi, sulla perdita delle proprie radici, e Tides di Alessandro Negrini, poetica e piacevolmente straniante autobiografia di un fiume in Irlanda le cui rive sono state testimoni di una feroce battaglia religiosa.
Alla luce delle ultime drammatiche vicende accadute alle popolazioni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, si rende necessario inoltre sottolineare la presenza nella sezione My Journey di Habitat - Note Personali di Emiliano Dante. Il film colleziona tre storie di persone sopravvissute al terremoto de L'Aquila.
Fuori concorso e sempre focalizzata sul tema delle migrazioni è anche Come un uomo sulla terra, opera codiretta da Dagmawi Yimer e da Andrea Segre che è una dolorosa incursione nella vicenda umana di tutti i giovani etiopi in fuga verso l'Europa. Andrea Segre sarà presente a Treviso in qualità di docente per il workshop di documentario in programma dall'11 al 16 settembre.
Fiore all'occhiello della nuova edizione di Sole Luna Treviso Doc Film Festival è la sezione Filming Cinema: omaggio tra i festival cinematografici italiani alle produzioni che raccontano il cinema e i suoi autori. Sole Luna Festival ha selezionato una manciata di opere assai preziose per qualità, originalità e raffinatezza di sguardo. Tra queste, è doveroso citare I don't Belong Anywhere - Le cinéma de Chantal Akerman di Marianne Lambert e S Is for Stanley di Alex Infascelli, dove si racconta la curiosa amicizia pluridecennale tra Stanley Kubrick e il suo autista personale Emilio D'Alessandro
Tutti i film in concorso divisi nelle tre sezioni, Human Rights, My Journey e Filming Cinema, concorrono a due principali premi: il Sole Luna Award e il Premio Rubino Rubini. Per informazioni Testo da linkare....
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