Parte oggi e si protrarrà fino al 3 dicembre, al Cinema Odeon, Il Florence Queer Festival 2009, uno degli appuntamenti più attesi della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze. Il festival presenta oltre 40 titoli, tra lungo e cortometraggi, a tematica gay, lesbica e transgender. In programma anteprime italiane ed europee, tra cui segnaliamo il documentario For My Wife di David Rothmiller, sulla storia di Charlene Strong, diventata attivista per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali dopo la tragica perdita della sua compagna; Beyond Gay: the Politics of Pride di Bob Christie, completa riflessione sul ruolo, politico e di appartenenza ad una comunità lgbt, sempre più globale, che ha oggi il Pride; The Good American di Jochen Hick, viaggio nel mondo degli escort on line attraverso il ritratto di Tom Weise, uomo d'affari che
gradualmente si rivela il lato debole.
Tra i lungometraggi in anteprima, Drool dell'americana Nancy Kissam, ironica e gotica commedia di caratteri ambientata nel sud degli Stati Uniti vista dagli occhi di un'adolescente che dalla rabbia arriva all'accettazione e all'integrazione nella sua nuova e ridefinita
famiglia, e Strella, intensa rilettura moderna, in chiave queer, di alcuni dei temi propri della tragedia greca da parte di Panos H. Koutras. Dell'emergere della genitorialità di gay e lesbiche all'interno di famiglie "arcobaleno" trattano, con diversi stili e toni, il film svedese Patrik age 1.5 di Ella Lemhagen, un film divertente, intelligente e sensibile, spaccato di una vita gay contemporanea in un'Europa dei diritti lontanissima dall'Italia del 2009; il documentario Spagnolo Homo Baby Boom di Anna Boluda, prodotto dall'associazione valenciana delle "Famílies Lesbianes i Gais", nata nel 2001 con lo scopo di garantire i diritti per le coppie omosessuali, e l'americano Out in India: a Family's Journey di Tom Keegan, nel quale due papà gay americani si confrontano con una società tradizionalista e contraria alla modernità.Non possono mancare nella rassegna titoli che hanno raccolto successo di pubblico e di critica nei principali festival lgbt in Italia e nel mondo: I Can't Think Straight e The World Unseen della pluripremiata regista, scrittrice e sceneggiatrice Shamin Sarif, graditissima ospite all'apertura del festival; An Englishman in New York
di Richard Laxton, nel quale dopo oltre trent'anni anni John Hurt riprende il ruolo del leggendario Quentin Crisp, che aveva già interpretato nel bellissimo film del 1975 The Naked Civil Servant; il coraggioso documentario City of Borders della giovanissima Yun Suh, sulle storie che si incrociano nell'unico locale queer del Medio Oriente, a cavallo del muro che divide Gerusalemme, Ramallah; Chris & Don: A Love Story, di Guido Santi e Tina Mascara, bel documentario su una delle storie d'amore gay più intense e profonde mai viste sullo schermo e l'epico Rabioso sol, rabioso cielo, del messicano Julián Hernández. Tra i titoli italiani in programma, i lungometraggi Sogno il mondo il venerdì di Pasquale Marrazzo, storie diverse con in comune l'ordinaria violenza del nostro tempo in un'Italia di precarietà e soprusi; Il Compleanno di Marco Filiberti, film"sulla Caporetto della borghesia nel nostro Paese". A questi si aggiungono i documentari Isola Nuda di Debora Inguglia, sul confino a Ustica degli omosessuali catanesi nel 1939; Giorgio/Giorgia (storia di una voce) di Giorgia O'Brien (all'anagrafe Giorgio Montana), una delle più grandi dive del palcoscenico italiano degli anni '50 e '60, del regista Gianfranco Mingozzi, scomparso da poco; Una questione delicata, di Peter Marcias, riflessione in solitudine di un ventiquattrenne balzato alle cronache nazionali perché aggredito e minacciato brutalmente da omofobi a Roma; L'altra altra metà del cielo, di Salima Balzerani, documentario pensato e voluto lgbt in strumento e narrazione politici.
Il 1° dicembre, giornata mondiale contro l'AIDS il festival proporrà film, documentari e corti dedicati al tema dell'AIDS, in collaborazione con l'Assessorato Diritto alla Salute Regione Toscana e Azienda Usl 2 di Lucca.
In programma una retrospettiva dedicata ad un grande autore queer, tedesco Rosa von Praunheim, uno degli esponenti più significativi della cultura gay europea e tra i fondatori del movimento politico gay in Germania. Il regista sarà presente a Firenze anche con un'imperdibile performance dal vivo. La retrospettiva presenterà 7 titoli che ripercorrono i suoi 40 anni di attività.