Thriller e commedia mediorientale per la quinta giornata di Middle East Now, domenica 13 aprile. Al cinema Odeon, alle 20.30, sarà proiettato il thriller israeliano Youth di Tom Shoval (anteprima italiana alla presenza del regista). Il film, selezionato alla Berlinale 2013, racconta la storia di Yaki e Shaul, due fratelli gemelli che vivono in un sobborgo di Tel Aviv. La loro famiglia è piena di debiti e, per uscire dalla crisi, i due decidono di rapire una ragazza e di chiedere un grosso riscatto. Da non perdere, alle 22.45, la commedia Only in New York - Peace After Marriage di Bandar Albuliwi e Ghazi Albuliwi. Arafat Sulliman è un ragazzo arabo newyorchese di 30 anni, ossessionato dal sesso, che si sente tremendamente solo. Il suo amico Kenny gli propone una soluzione: sposare una ragazza per fargli ottenere il permesso di soggiorno in America. E se la ragazza fosse israeliana? Lunedì 14 aprile, alle 21.00 al cinema Odeon, per la serata conclusiva del festival sarà presentato My Sweet Pepper Land di Hiner Saleem, film di chiusura in anteprima italiana, favola western ambientata nel Kurdistan contemporaneo, con protagonista la bellissima attrice iraniana Golshifteh Farhani.
Le proiezioni di Domenica 13 all'Odeon partiranno alle 15.00 con No Burqua Behind Bars di Nima Sarvestani, documentario che segue la vita di quaranta donne rinchiuse nel carcere di Takhar, Afghanistan, per cosiddetti "crimini morali", come aver abbandonato i mariti violenti o aver rifiutato matrimoni combinati. Alle 16.30 sarà la volta del documentario iraniano Sepideh, di Berit Madsen, selezionato al Sundance 2014. Sepideh è una iraniana che sogna di diventare un'astronoma famosa, nonostante le difficoltà poste dalla famiglia. Prima del film sarà proiettato il corto di animazione Why not to kill a fly? di Farhad Alizadeh. Alle 18.30 continua la retrospettiva dedicata al regista palestinese Hany Abu-Assad con Rana's Wedding, storia di una ragazzina di 17 anni che vive a Gerusalemme Est. Il padre le propone una lista di uomini per combinare velocemente un matrimonio.
Al Cinema Stensen le proiezioni partiranno alle 15.30, con la replica di Whispers of the Cities, il documentario di osservazione girato da Kasim Abid tra Erbil, Ramallah e Baghdad (introdurrà Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista). Alle 17.00, per il focus Window on Qatar, sarà presentato Hero and the Message di Pawel Borowski, il primo film di animazione interamente realizzato in Qatar, alla presenza della curatrice sezione Qatar Laura Aimone. A seguire, Lyrics Revolt, di Shannon Farhoud, Ashlene Ramadan, Melanie Fridgant e Rana Khaled Al Khatib, documentario che fotografa il modo in cui importanti musicisti hanno usato il lato tagliente e politico della musica hip hop per cantare le rivolte democratiche nel mondo arabo. Alle 18.30 sarà proiettato Kamy's Party di Ali Ahmadzadeh. Alle 20.45 sarà la volta di The Last Winter di Salem Salavati, la storia di una coppia di anziani che vive in solitudine in un villaggio sperduto tra le montagne del Kurdistan condannato a essere sommerso da una diga. Anteprima europea alla presenza del regista. Chiude la serata la replica di Rock the Casbah, alla presenza della regista Laila Marrakchi, la commedia agrodolce con un cast d'eccezione che include Hiam Abbas, Nadine Labaki e Omar Sharif.
Lunedì 14 aprile, alle 21.00 al cinema Odeon, sarà presentato My Sweet Pepper Land di Hiner Saleem, film di chiusura del festival (anteprima italiana, alla presenza del regista e del protagonista Korkmaz Arslan). Selezionato a Cannes 2013, My Sweet Pepper Land è una favola western ambientata nel Kurdistan contemporaneo. Dopo la caduta di Saddam Hussein, Baran, eroe della guerra di indipendenza curda, decide di accettare un posto come comandante di polizia in un remoto villaggio ai confini con Iran e Turchia. Qui incontra Govend (Golshifteh Farhani), arrivata per insegnare nella scuola appena riaperta. Insieme si batteranno per ristabilire l'ordine in questa terra devastata. Prima della proiezione si terrà la cerimonia di chiusura con l'assegnazione del "Middle East Now Award" per il miglior film votato dal pubblico e la premiazione del miglior cortometraggio, votato dalla giuria di studenti della New York University of Florence.