Il veterano Ken Russell, autore di tante controverse pellicole, si è spento ieri notte all'età di ottantaquattro anni. Russell, ricoverato in ospedale, sarebbe morto nel sonno secondo la testimonianza dell'amico, lo scrittore Norman Lebrecht. Nato a Southampton, in Inghilterra, nel 1927, Ken Russell era figlio di un proprietario di un negozio di scarpe dall'indole talmente violenta da costringerlo a cercare spesso rifugio, insieme alla madre, nei cinema. Dopo aver servito nella RAF, Ken Russell iniziò la propria carriera artistica dedicandosi alla fotografia, attività che non abbandonò più, prima di dirigere documentari televisi. Nel 1959 iniziò a lavorare per la BBC dove, per undici anni, realizzò documentari artistici per Monitor and Omnibus. Tra questi i più importanti sono Elgar (1962), The Debussy Film (1965), Isadora Duncan, the Biggest Dancer in the World (1967), Song of Summer (1968) e Dance of the Seven Veils (1970), un film su Richard Strauss.
Il suo primo lungometraggio, una commedia leggera intitolata Abbigliamento francese, non ottenne una buona accoglienza, ma il vero trampolino di lancio verso il cinema fu l'hit del 1967 Il cervello da un miliardo di dollari, interpretato da Michael Caine. Due anni dopo arrivo il successo di Donne in amore, adattamento del romanzo di DH Lawrence che permise a Glenda Jackson di conquistare un Oscar per la sua perfomance. Gli anni '70 furono i più fruttuosi per il grande regista che realizzò opere mature come I diavoli, che lo vide riunito all'interprete di Donne in amore Oliver Reed. Nonostante il successo al box office, il film fu duramente contestato dalla stampa, col critico dell'Evening Standard Alexander Walker che lo bollò come "mostruosamente indecente" in un incontro televisivo in cui Russell, per tutta risposta, lo colpì con una copia arrotolata della stessa rivista. Lo stesso Donne in amore, nonostante il successo, non aveva lasciato indifferente l'opinione pubblica a causa della celebre scena di wrestling contenente il nudo maschile di Alan Bates e Oliver Reed. Nel 1975 Russell diresse il musical Tommy, rock opera degli Who che divenne il suo più grande successo commerciale. Man mano che i suoi progetti diventavano più visionari e barocchi, il regista ha sperimentato la difficoltà di raccogliere fondi e ha diradato la sua attività cinematografica. Il suo ultimo film, The Fall of the Louse of Usher: A Gothic Tale for the 21st Century, risale al 2002.