C'è un mormorio insistente che si fa strada tra giornalisti, insider e proiezioni riservate: Adam Sandler potrebbe conquistare la sua prima vera corsa agli Oscar grazie al suo ruolo in Jay Kelly, il nuovo film di Noah Baumbach prodotto da Netflix.
Adam Sandler: Oscar in vista per Jay Kelly?
Dopo il flop costoso di White Noise, il regista di Marriage Story cambia rotta e affida a Sandler - che in autunno spegnerà 59 candeline - un ruolo che lo spinge al limite e forse oltre, restituendoci un attore che molti avevano frettolosamente rinchiuso nella gabbia delle sue commedie più goffe. E invece, come racconta chi ha già visto il film in anteprima, Sandler "ruba la scena": è tragicomico, affettuoso e desolante allo stesso tempo.

In Jay Kelly, Sandler recita accanto a George Clooney, con cui condivide un'alchimia che "funziona in modo incredibile". Al centro della storia ci sono due amici di mezza età che, nel corso di un weekend disordinato e catartico tra New York e Londra, si ritrovano a fare i conti con la vita che hanno - e quella che hanno perso. Il film, definito come "una commedia sentimentale di formazione... per adulti", ha già una destinazione d'élite per il debutto: il Festival di Venezia a settembre.
L'ironia del destino vuole che l'attore, che per anni è stato liquidato con la formula "sta bene quando diretto da registi bravi", stia finalmente ricevendo i riflettori per presentarsi come un interprete che, quando decide di mettersi in gioco, può essere devastante. Ma ora il discorso si fa ancora più acceso, perché Sandler "non l'avevamo mai visto spingersi così lontano". È come se ogni scena, ogni battuta, ogni pausa fosse carica di una malinconia buffa e vera, che appartiene solo a chi ha imparato a ridere dopo aver perso qualcosa.
Il cast è di quelli che si fanno fatica a elencare in un fiato: Clooney, Greta Gerwig, Laura Dern, Billy Crudup, Patrick Wilson, Emily Mortimer, Isla Fisher, Jim Broadbent e Riley Keough. A impreziosire il tutto, la fotografia del premio Oscar Linus Sandgren (La La Land). Ma la vera luce, a quanto pare, è quella che Sandler accende da dentro. E forse, questa volta, Hollywood sarà costretta a smettere di ridere... per iniziare ad applaudirlo.